Aperta la transizione verso la presidenza Trodella (a breve il consiglio direttivo ratificherà l’avvicendamento con Nicola Pastore, il quale assumerà il ruolo di direttore generale), l’Atripalda torna ad accendere i riflettori sul fronte tecnico in vista dell’imminente avvio della stagione 2012/2013. Il club biancoverde ha risposto con i fatti a quanti lo davano in difficoltà annunciando ben sei acquisti. Grazie alla campagna acquisti condotta con largo anticipo dal direttore sportivo Walter Iannaccone, vestiranno in via ufficiale il biancoverde il portiere Afeltra, i difensori Angieri e D’Urso, i centrocampisti Riccio, La Marca e Di Luccio e il centravanti Cannalonga. I neo acquisti hanno firmato le liste di trasferimento che li legheranno al sodalizio sabatino, ad eccezione di La Marca, assente giustificato per il quale la firma è soltanto rinviata. Entusiasmo e tanta voglia di partire per la nuova avventura sono i comuni denominatori del gruppo dei nuovi arrivi, come testimoniano le parole pronunciate in sede di presentazione.
Vincenzo Riccio. Il suo nome è quello che ha fatto più rumore. Vincenzo Riccio, non a caso, è stato il primo ad approdare in riva al Sabato con la dote di un passato nell’Avellino durante il quale ha regalato tante soddisfazioni ai tifosi. L’uomo dell’indimenticato “cuppino” sfoderato contro la Salernitana non ci ha pensato due volte a dire sì all’Atripalda, trascinato dall’amico di una vita Carmine Amato: “Per me è stato praticamente impossibile rifiutare una proposta del genere. Ho potuto constatare sin dal primo momento gli enormi sforzi compiuti dalla società nel tentativo di costruire qualcosa di importante. Torno in un ambiente familiare, che evoca bei ricordi. Prometto impegno ed umiltà. Con Carmine Amato c’è un rapporto speciale che va al di là del calcio. Tornare a lavorare con lui è per me motivo di soddisfazione”.
Emiliano Angieri. Esperienza, qualità e vizio del gol da vendere per chi come Emiliano Angieri l’Eccellenza la conosce come le tue tasche. L’ex difensore goleador della Palmese sarà il leader della giovane retroguardia biancoverde, compito che non lo spaventa affatto: “Già lo scorso anno con la Palmese mi sono trovato in una situazione simile. Guidare una difesa con validi giovani disposti al sacrificio mi riempie d’orgoglio. Già dal primo giorno di ritiro lavoreremo per cercare la giusta intesa. Cercherò di sfruttare ancora una volta gli inserimenti sui calci piazzati, anche se sarà difficile ripetere il bottino di reti della scorsa stagione”.
Antonio Di Luccio. La colonia di ex Palmese include anche uno dei migliori talenti che il calcio campano sia riuscito a sfornare negli ultimi anni. Dopo il trampolino di lancio con la Sibilla Bacoli e la consacrazione in rossonero, Antonio Di Luccio si misurerà con una realtà che ha fatto della linea verde una delle sue maggiori prerogative dallo scorso campionato. Il 21enne folletto partenopeo è affascinato dalla nuova sfida: “Arrivo in una piazza importante, che mi ha trasmesso sensazioni più che positive sin dal primo approccio. Un ambiente del genere è l’ideale per un giovane come me. La società ha allestito una rosa competitiva che ci consentirà di lottare alla pari con tutti”.
Antonio Afeltra. Ha scelto Atripalda per tornare ai livelli di inizio carriera, quando tra le fila del Savoia fu eletto miglior portiere under 18 dell’intera Serie D. Antonio Afeltra ha fame di riscatto dopo qualche stagione in chiaroscuro: “Credo che Atripalda sia la piazza ideale per ripropormi ai miei livelli dopo un paio di stagioni difficili. Sono convinto di potermi rilanciare nel pieno della mia maturazione sotto la guida di mister Amato, che per me è una garanzia conoscendolo dai tempi del settore giovanile del Napoli. Non vedo l’ora di mettermi al lavoro”.
Domenico Cannalonga. La punta di diamante dello scacchiere atripaldese è un veterano della categoria, in particolare del girone B. Domenico Cannalonga, 34 anni a settembre, è il bomber di razza in grado di assicurare un numero di gol funzionale agli obiettivi del club. Nonostante gli infortuni e la retrocessione del Faiano, il centravanti agropolese, già in Irpinia giovanissimo con l’Avellino di Sibilia, è riuscito a brillare tra le fila dei verdi e ora punta ad infiammare la torcida biancoverde a suon di gol: “L’Atripalda per me rappresenta una grande occasione. La società mi ha già cercato in passato, perciò non vedo l’ora di ripagarne la fiducia sul campo. Sotto il profilo personale, credo ci siano tutti i presupposti per chiudere la stagione in doppia cifra come l’anno scorso”.