MERCOGLIANO – Il fermento tipico delle occasioni speciali si era manifestato subito all’organizzazione del Mercogliano Music Festival, non appena è stata data la notizia della presenza nel cast di Mike Stern, uno dei massimi chitarristi jazz-fusion di tutti i tempi, con Richard Bona, Dave Weckl e Bob Franceschini.
Prima il tam tam della Rete, poi la folla che ieri, sin dal pomeriggio, ha iniziato a radunarsi nell’ampio spazio dell’Area MMF di Torrette di Mercogliano. Una folla di appassionati, fan di Stern, innanzitutto, ma anche degli altri musicisti provenienti da tutta la Campania e oltre, come, ad esempio, da Spoleto o Roma.
Presenti all’evento, anche i giornalisti di testate nazionali come Jazzitalia e Controtempo e regionali come Repubblica, Il Mattino e NeapolisJazz.
“Sono qui per Mike Stern – commentava G.G., avvocato, musicista per passione – e mi pare incredibile poterlo vedere qui ad Avellino. Da percussionista, però, sono in altrettanta fibrillazione per Weckl, un batterista che viene da Marte per quanto è incredibile!”.
Complimenti per l’allestimento e l’organizzazione sono giunti allo staff del MMF dal management degli artisti americani. “Questo spazio è fantastico – ha detto il road manager del gruppo – sta alla pari con i festival europei, lo dico io che per lavoro li giro tutti! Organizzazione impeccabile, spazio curatissimo, ottimo staff tecnico per suono e luci, molto professionale”.
I fan più appassionati hanno seguito il concerto seduti sulle casse poste davanti al palco, sotto lo sguardo divertito dei musicisti che non hanno disdegnato di scherzare con loro e coinvolgere il pubblico. Uno Stern rilassato e molto sorridente ha guidato la sua band in un concerto travolgente dalle infinite atmosfere, brani più coinvolgenti per scaldare la folla, brani più poetici e meditativi per evidenziare la sensibilità dell’ispirazione ed evocare delicati sentori africani in onore della terra di origine di Richard Bona. Proprio dalle corde del basso del giovane ma già autorevole musicista, spunti di “mal d’Africa”, di una nostalgia che si fa impeto nei brani più ritmati.
“Thank you, soooo much”, ha ripetuto in più occasioni un Mike Stern sorridente e determinato a condurre il pubblico nel suo personale viaggio nella musica. Un percorso, quello del musicista americano – che ha avuto come compagni di viaggio personaggi del calibro di Miles Davis, Pat Metheny e tutto il pantheon del jazz-fusion moderno – da cui distillare una tecnica stellare, messa al servizio dell’immaginazione creativa, nella più assoluta “souplesse”. Autorevole band leader, generoso nel condividere la scena con i colleghi più giovani, empatico con il pubblico e emotivamente coinvolto nella sua musica, Stern ha ricambiato il calore del pubblico con due lunghi “bis” e con un incontro fuori programma con i fans. I salottini da giardino allestiti da Progress sono diventati, infatti, la sede di un vero e proprio affettuoso “assalto” di centinaia di fans, che si sono fatti autografare cd, biglietti e persino fotografare con il chitarrista che, sorridente e divertito, si goduto questo contatto ravvicinato con i fan.
Il programma del Mercogliano Music Festival prosegue stasera con l’appuntamento conclusivo con le poetiche e rutilanti atmosfere caraibiche del Buena Vista Social Club Grupo Compay Segundo. Dieci musicisti e due ballerini per ricreare la magia delle canzoni del compositore cubano già immortalate nel docu-film di Wim Wenders.