Caro Galante,
quanto volte mi hai chiesto di scrivere qualcosa sul Circolo della Bici in occasioni di vari eventi, quali feste di augurio, premiazione di “campioni”, o ricorrenze!
L’ho fatto sempre volentieri, ma non avrei mai pensato di dover scrivere proprio a te.
Perché, mi perdonerai e mi scuseranno i tuoi familiari, non ho potuto partecipare alla cerimonia del “settimo” della tua scomparsa ed, in quell’occasione, avrei voluto dirti che non avrei pianto e non mi sarei commosso perché sono convinto che la tua è stata una scelta meditata e voluta.
Tu hai tentato improvvisamente la fuga “buona” e lasciato di stucco il gruppo per vedere dall’alto l’arrivo del giro d’Italia sulla Cima Coppi, che con i suoi circa 2800 metri confina solo con il Cielo.
Ed immagino che avrai convinto a seguirti molti dei grandi campioni del passato – come, tra gli altri, Binda,Girardengo, Bartali, Coppi, Pantani – e le giovani promesse come il nostro indimenticato Michele; e che, tornando sempre in bici, hai fatto l’andatura con quel tuo modo sbilenco di camminare, spalla sinistra in avanti e in giù, quasi un miracolo di equilibrio cinetico; ed hai raccontato che, però, Sigismondo, il tuo inseparabile amico ed il nostro capitano, era molto, molto più forte.
Poi, hai fatto comparire, come d’incanto – lo facevi anche qui – la tua immancabile macchina fotografica per una bella foto di insieme, che stai scrutando alla ricerca di quei particolari che l’occhio nudo non riesce a vedere.
Mi piace anche immaginarti mentre chiedi al “Grande Capo” il permesso di consultare l’ “archivio” perché stai abbozzando una “Storia del Paradiso” e, magari, far autorizzare i custodi a qualche ora di straordinario.
Ti vedo, ancora, insegnare ai più piccoli la magia del disegno, come hai fatto con i figli di tanti di noi, o dare l’ultima pennellata di colore per rendere più bella la tua Baiano e la tua Atripalda.
Quante cose hai fatto, Amico mio!
Come per tutti gli intellettuali, ti ha sempre spinto la curiosità, a cui hai aggiunto un valore tutto tuo. Perché hai realizzato tante cose belle, con l’obiettivo di comunicarle agli altri.
Pittura, scrittura, insegnamento, foto : tutto per trasferire al prossimo, con la generosità che ti ha contraddistinto, emozioni e sentimenti.
Sono stato un fortunato ad averti come Amico ed a gioire della tua sensibilità.
Che di sicuro, ci manca e ci mancherà.
Carmine e gli Amici del Circolo Amatori della Bici