In occasione di un turno di prove libere sul Circuito Internazionale del Volturno, mentre ammiravo le meraviglie accorse per testare il nuovo tracciato, ho incontrato due vecchi amici, Carlo Peytrignet e Gianni Langella. In particolare il primo ascoltava i consigli del secondo in sella ad una Ducati 999R, elaborata a tal punto che più che una derivata dalla serie è un vero e proprio prototipo. I due rappresentano l’anima genuina e tecnica del mondo Ducati a Napoli. Peytrignet ha un trascorso di tre partecipazioni al Desmo Challenge, mentre Langella è uno dei tecnici che hanno scritto e scrivono interessanti pagine della storia delle elaborazioni su base desmo nella città di Partenope. Dopo averli salutati non mi sono lasciato sfuggire l’occasione per fare loro delle domande. A Peytrignet ho chiesto un giudizio a caldo sull’impianto ristrutturato: “Il disegno – spiega il ducatista napoletano – mi piace, e l’asfalto è fantastico. Il tratto prima del traguardo, fino a metà pista è molto divertente. Andrebbero apportate delle piccole modifiche, per renderlo più appetibile anche alle due ruote con massima cilindrata, ma come inizio va benissimo. Il tracciato è una sorta di paradiso terrestre per le supermoto, dove anche chi guida le 600 quattro cilindri può dar sfogo ai cavalli imbrigliati sotto le carene. Apprezzo molto lo sforzo di Davide Montella e del suo staff, perché in un momento di crisi hanno investito nel mondo dei motori, attraverso la realizzazione di un impianto con i fiocchi”. Con Langella, invece, abbiamo parlato, era inevitabile, del mondo Ducati: “I modelli – dice il tecnico del quartiere Fuorigrotta – di serie rappresentano l’apice della creatività italiana applicata al motociclismo. Nella Sbk credo che nonostante il progetto 1098-1198 sia oramai al massimo dello sviluppo, è ancora competitivo. Nell’equilibrio globale c’è la sua forza; equilibrio invece che ancora non è stato raggiunto nella Motogp. Credo però nelle capacità degli uomini di Borgo Panigale, ed il primo gradino del podio sarà quanto prima di nuovo zona rossa. Sulla pista ti dico che è la giusta risposta a quella fame di cordoli che abbiamo in Campania. La serietà del progetto e degli uomini coinvolti è una garanzia per chi pratica gli sport motoristici. Per quanto mi riguarda continuo nella mia sfida quotidiana nel realizzare special, preferibilmente su base Ducati. A darmi una mano c’è mio figlio Salvatore, ed il nostro centro elaborazioni è alla Via Jannelli 512 di Napoli”.