È finita! Una stagione esaltante, particolare, difficile, dura, ma alla fine colma di soddisfazioni, è finita come meglio non poteva. Dopo aver acquisito la salvezza con una giornata di anticipo sul ruolino di marcia e aver concluso il campionato nell’abbraccio del pubblico amico, il Cus Avellino C5 si congeda dal palcoscenico della C1, dando a tutti appuntamento al prossimo anno, i cui obiettivi (e mezzi per raggiungerli) restano ancora celati da un velo di mistero, ignoti ai più, ma piuttosto chiari ai vertici del sodalizio. Prima di rituffarci in una corsa contro il tempo per reperire tutto l’incartamento necessario per l’iscrizione al campionato o alla ricerca (speriamo non troppo disperata) di eventuali sponsor che potrebbero affiancare il loro marchio al Cus Avellino C5, abbiamo voluto chiudere in allegria e spensieratezza una stagione che abbiamo vissuto in maniera particolarmente stressante. E così, nella serata di ieri, l’intero gruppo biancoverde, capeggiato dal Deus Ex Machina,Emilio Lanzetta, si è ritrovato intorno alla tavola imbandita del ristorante ‘Il Camino’ di Montella, dove, tra una pietanza rigorosamente appartenente alla tradizione culinaria irpina e un buon bicchiere di vino, Venezia e compagni hanno dato vita ad una cena-spettacolo per ridere insieme, anche delle disavventure vissute durante la stagione calcistica appena terminata. Presente al fianco dei suoi ragazzi anche il Ds Gerardo Izzo, al quale tutti siamo vicini in un momento particolarmente delicato, ma che non ha voluto mancare all’appuntamento. Dirigenza al completo, dunque (mancava all’appello solo il preparatore dei portieri, Pasquale Pascucci, a cui sono stati dedicati brindisi soprattutto da parte dei suoi speciali ‘allievi’), per rendere omaggio ai calciatori, resisi protagonisti di un vero e proprio miracolo calcistico. Stare qui a fare l’apologia del Cus Avellino C5 non è un modus operandi a noi congeniale, questa nostra nota ha fini ben più nobili. Il Cus Avellino C5 non ha vinto il campionato di C1, non ha terminato la stagione in una posizione di classifica tale da poter disputare gli spareggi play off, non ha vinto la Coppa Italia; il Cus Avellino C5 si è salvato! Non si è salvato solo nell’accezione sportiva del termine (riuscendo a non farsi travolgere nella girandola dei play out), ma ha salvato l’idea di cosa significhi fare calcio a 5 in una realtà piccola come Avellino. Nell’anno in cui il Futsal Solofra retrocede in C2, il sodalizio del duo Lanzetta-Izzo si conferma unica società irpina che riesce strenuamente a sopravvivere in una realtà difficile e dura quale’è quella del futsal made in Campania. A dispetto di quanto si pensi, non è stato facile condurre la barca in porto quest’anno: dal punto di vista economico-gestionale, la società ha sudato le proverbiali sette camicie per riuscire a far quadrare i conti evitando il ‘default’, il che avrebbe portato al KO tecnico. In campo, i nostri ragazzi si sono resi protagonisti di un rush finale a rullo compressore, durante il quale hanno lasciato poco scampo agli avversari: partite come quella a Maddaloni o Torre del Greco, la roboante vittoria casalinga ai danni dell’Acacie Casavatore, hanno dimostrato quanto in questo sport valga poco il valore dei singoli quando manca la base, le fondamenta, il gruppo! Nel corso della serata di ieri, il nostro Giosuè Peluso, ‘The Voice’, ha vestito i panni dell’inviato speciale, intrattenendo alla sua maniera i commensali con sketch di pura ironia, goliardia e simpatia, interviste a tutto campo ai protagonisti di questa stagione, chiamati a rispondere a 360° su aneddoti rimasti particolarmente impressi. Ovviamente non poteva mancare una battuta anche con il nostro mister, Pino ‘Penna Bianca’ Carbone, che alla domanda: “Chi è stato il vero artefice della salvezza del Cus?” ha risposto, senza esitazione alcuna: “IL GRUPPO!”.
Il gruppo ci ha permesso di resistere a tutto quanto accadeva: le partite si vincono e si perdono, ma se non hai la forza di reagire, se non trovi all’interno di quello spogliatoio le motivazioni per arrivare fino alla fine, il campo ti sovrasta, l’avversario ne approfitta, tu resti indietro e, la cosa peggiore, è che deludi chi è sulle tribune e ti segue in qualunque palazzetto, impianto, struttura tu giochi. Ecco, questo a noi NON è successo!
Grazie infine a tutti!
GRAZIE a chi ci ha sostenuto, perché ci ha resi orgogliosi di giocare per questi colori!
GRAZIE a chi ci ha denigrato, perché ci ha spinti a dimostrargli il contrario!
GRAZIE a chi ci ha deluso, perché ci ha fatto rendere conto di quanto valiamo!
GRAZIE a chi ci ha battuto, perchè è dalle sconfitte che nasce la voglia di riscatto (prima possibile)!
GRAZIE a chi cha scritto e parlato di noi, perché ci ha fatti arrivare lontano!
GRAZIE a chi ci ha sopportato, perché senza il sostegno di chi amiamo non potremmo fare ciò che più amiamo!
GRAZIE A NOI, PERCHE’ CI ABBIAMO CREDUTO!
A TUTTI VOI, C1 VEDIAMO LA PROSSIMA STAGIONE!
E FORZA CUS AVELLINO C5!
Il gruppo ci ha permesso di resistere a tutto quanto accadeva: le partite si vincono e si perdono, ma se non hai la forza di reagire, se non trovi all’interno di quello spogliatoio le motivazioni per arrivare fino alla fine, il campo ti sovrasta, l’avversario ne approfitta, tu resti indietro e, la cosa peggiore, è che deludi chi è sulle tribune e ti segue in qualunque palazzetto, impianto, struttura tu giochi. Ecco, questo a noi NON è successo!
Grazie infine a tutti!
GRAZIE a chi ci ha sostenuto, perché ci ha resi orgogliosi di giocare per questi colori!
GRAZIE a chi ci ha denigrato, perché ci ha spinti a dimostrargli il contrario!
GRAZIE a chi ci ha deluso, perché ci ha fatto rendere conto di quanto valiamo!
GRAZIE a chi ci ha battuto, perchè è dalle sconfitte che nasce la voglia di riscatto (prima possibile)!
GRAZIE a chi cha scritto e parlato di noi, perché ci ha fatti arrivare lontano!
GRAZIE a chi ci ha sopportato, perché senza il sostegno di chi amiamo non potremmo fare ciò che più amiamo!
GRAZIE A NOI, PERCHE’ CI ABBIAMO CREDUTO!
A TUTTI VOI, C1 VEDIAMO LA PROSSIMA STAGIONE!
E FORZA CUS AVELLINO C5!