TEORA – Domenica 20 maggio 2012 al Teatro comunale di Teora va in scena alle ore 19.00 “L’Uomo, la Bestia e la Virtù”, una commedia di Luigi Pirandello presentata dalla compagnia del Teatro dell’Osso, l’associazione che ha curato l’organizzazione della rassegna che, iniziata lo scorso marzo, si conclude con quest’ultimo spettacolo.
Mirko Di Martino, regista dell’opera, pur restando fedele al testo originale di Pirandello, propone una rilettura dell’opera, presentando i vari personaggi secondo lo sguardo deformante del protagonista, il professor Paolino, interpretato dal giovane attore salernitano Orazio Cerino, impegnato in una grande prova d’attore, ricca di sfumature e sottigliezze. “Paolino è convinto di vivere in una civiltà ipocrita e falsa”, dice Mirko Di Martino, “dove i valori dell’onestà e della morale risplendono solitari esclusivamente nel suo cuore. Lui è sicuro di essere l’unico uomo in un mondo di bestie, circondato da nasi sbuffanti da cinghiale, volti di capra, creste di gallina, occhi da volpe. Ecco perchè abbiamo voluto che il pubblico avesse la stessa percezione: il trucco dei personaggi, in scena, ricorda infatti delle vere e proprie maschere. Non è un caso che, nel testo, La parola bestia compaia molte più volte della parola virtù”.
“L’Uomo, la bestia e la virtù” è uno dei testi più rappresentati di tutta la produzione pirandelliana, grazie ai suoi toni farseschi, ai protagonisti originali e alle situazioni comiche, che esaltano la teatralità dell’opera e i temi fondamentali dell’essere e dell’apparire, della vita e della convenzioni. Tutta la vicenda ruota intorno al professor Paolino: è lui “l’uomo” del titolo, docente privato del figlio della signora Perella, “la virtù”, interpretata dall’attrice napoletana Melania Balsamo. “La bestia” è invece il capitano di marina Perella, un marito burbero e assente interpretato con maestria dall’attore avellinese Maurizio Picariello. Il professor Paolino ha avviato da tempo una relazione segreta con la signora Perella, che all’apparenza è invece una morigerata e pudica madre di famiglia praticamente abbandonata dal marito, il capitano, sempre assente da casa, in giro per mare con la sua nave o fermo a Napoli, dove convive con un’altra donna con la quale ha avuto anche dei figli. Quando la signora Perella scopre di aspettare un figlio dal professor Paolino, quest’ultimo dovrà trovare un modo per attribuirne la paternità al capitano ed evitare lo scandalo. E il tutto dovrà essere fatto nell’unica notte che il capitano trascorrerà a casa prima di ripartire per un viaggio di due mesi.
Completa il cast un gruppo di giovani e talentuosi attori: Emilio Polcaro, Fabio Orefice, Luna Chiucis, Giovanni D’Amato e Nicolangela Leopardi. Aiuto regia e direttore di scena dello spettacolo è Melissa Di Genova.
Lo spettacolo è l’ultimo appuntamento del cartellone di Teora e chiude una stagione ricca di successi e proposte interessanti. Sei gli spettacoli presentati da marzo a maggio con il sostegno dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Stefano Farina. Commedie musicali, classici, drammaturgia contemporanea e farse dell’Ottocento: il pubblico altirpino ha potuto assistere a una varietà di spettacoli proposti da compagnie giovani ma di riconosciuto valore. La stagione di Teora si conferma così una delle pochissime vetrine di teatro giovane in tutta l’Irpinia.