CITTA’ DI ATRIPALDA – SAVOIA 1-3
Città di Atripalda: Santaniello 5.5, Corrado 4 (25’ s.t. Cecchetti s.v.), Tullino 4 (18’ s.t. Barletta 5), Tancredi 6.5, Coscia 5 (40’ s.t. Marano s.v.), Stompanato 5, Vecchione 5.5, Magno 5, Medugno 4, D’Acierno 5.5, Modesto 5.5 (1’ s.t. Verrengia 5).
A disp.: Picariello, Pastore, Testa.
Allenatore: Fusco 5.5.
Savoia: Vitiello 6, Borrelli 6, Terlino 6, Nasto 7, Catalano 6, Di Maria 6 (45’ p.t. Esposito 6), Imparato 5.5 (1’ s.t. Langella 6), Cortiglia 6.5, Di Vaio 6.5 (37’ s.t. Manzi s.v.), Conò 7.5 (37’ s.t. Ambrosio s.v.), Chierchia 6.5 (32’ s.t. Febbraro s.v.).
A disp.: Severino.
Allenatore: Durazzo 7.
Marcatori: 19’ pt. e 24’ s.t. Conò (S), 31’ s.t. Chierchia (S), 45’ s.t. Tancredi (CA).
Ammoniti: Stompanato, Barletta (CA); Chierchia (S).
Note: presenti sugli spalti 150 spettatori circa
Cronaca
Il Savoia stacca il pass per la semifinale degli spareggi regionali Juniores affermandosi sul Città di Atripalda con lo stesso punteggio con il quale aveva espugnato Agropoli due settimane fa. Al “Valleverde” termina 3-1 per gli oplontini allenati da Durazzo, cinici e spietati quanto basta per annichilire la formazione di casa, controfigura di quella ammirata in occasione del poker rifilato al Montecorvino Campagna nel turno precedente. Rispetto al match contro i picentini, Fusco deve rinunciare allo squalificato Colella a centrocampo, ma recupera Coscia in difesa al fianco di Stompanato. Spazio, dunque, al 4-2-3-1 con Magno nelle vesti di vice Colella e il trio Modesto-Medugno-Vecchione ad agire alle spalle di D’Acierno. Tra i bianchi, invece, Durazzo predilige un atteggiamento spavaldo. Nel 4-3-3 Nasto imbastisce il gioco a centrocampo, mentre il tridente offensivo è composto da Chierchia, Di Vaio e Conò. Gli ospiti partono subito forte, andando vicino al vantaggio già al 2’. La verticalizzazione di Nasto per Conò taglia come il burro la difesa biancoverde, graziata, però dal capitano dei torresi che a tu per tu con Santaniello gli spara addosso. La risposta dei padroni di casa dopo quattro minuti è affidata a D’Acierno, che, imbeccato da Modesto, si invola sulla sinistra, va via di forza sul fondo e scarica il sinistro sul palo vicino, che respinge la violenta conclusione. Il match è divertente fin dalle prime battute: le linee difensive sono alte e concedono molto agli attacchi. Al 19’ la rete che rompe l’equilibrio: Conò si presenta di nuovo tutto solo davanti a Santaniello, che questa volta non può nulla sul tiro sul palo più lontano. Sorpresa la retroguardia sabatina sul secondo tentativo del folletto oplontino. Passano tre minuti e il Savoia legittima il vantaggio con Nasto il quale dai 25 metri prende la mira e carica il destro, che però trova la respinta del montante. Il Città di Atripalda ci prova al 38’ ancora con D’Acierno, che si impadronisce di un pallone innocuo mal gestito dalla difesa avveraria, ma appena entrato in area da buona posizione conclude di poco alto sopra la traversa. Nella ripresa la formazione di Fusco prova ad acciuffare il pari, ma ancora D’Acierno al 1’ non trova l’impatto col pallone a tu per tu con Vitiello su un campanile dalle retrovie. Il Savoia agisce di rimessa e dopo tre giri di lancette raddoppia. Il tema è sempre lo stesso: taglio di Di Vaio per Conò, che sbuca tra i due centrali atripaldesi, si presenta a tu per tu con Santaniello e lo trafigge per la rete della sicurezza. Doppietta in fotocopia per il capitano dei bianchi, che tramortisce i padroni di casa. All’11’ D’Acierno sciupa ancora da due passi dopo uno spiovente da centrocampo di Tullino: il colpo di testa del centravanti biancoverde termina a lato di un soffio. Lo emula al 27’ il compagno di reparto Verrengia, che raccoglie il suggerimento dalla trequarti di Medugno, ma esalta i riflessi di Vitiello, che respinge. Un minuto dopo la mezz’ora l’arrembaggio del Città di Atripalda viene vanificato dal tris oplontino, che chiude definitivamente i giochi. Cortiglia vede sul secondo palo Chierchia, il quale a porta sguarnita non può far altro che depositare in rete. Col destino segnato, i sabatini trovano, però, la segnatura che rende meno amaro il passivo. L’autore è Tancredi, che allo scadere disegna una parabola perfetta su una punizione dai metri.
Spogliatoi
In casa Città di Atripalda resta l’amaro in bocca per una partita condizionata da qualche incertezza di troppo, soprattutto in fase difensiva. Ai biancoverdi è mancata è mancata quella concretezza manifestata, invece, dagli avversari. Argomenti che caratterizzano l’analisi della gara da parte di mister Fusco, il cui umore nel post-partita è segnato dalla delusione: “Abbiamo commesso troppe ingenuità, regalando i primi due gol. In avanti abbiamo sprecato troppo, peccando di scarsa incisività negli ultimi metri. Avremmo potuto affrontare meglio la gara, anche se avevamo di fronte un avversario organizzato e che sapevamo sarebbe stato difficile affrontare. Usciamo comunque di scena a testa alta. Da parte mia posso soltanto esprimere soddisfazione per un’annata positiva in cui la squadra ha ben figurato”. Si gode il passaggio del turno, invece, su sponda oplontina mister Durazzo, che applaude la propria squadra: “Siamo stati bravi a sfruttare le occasioni che abbiamo costruito. In particolar modo abbiamo attaccato in velocità gli spazi concessi. Abbiamo tenuto in mano il pallino del gioco per buona parte della gara, riuscendo a mettere al sicuro il risultato a inizio ripresa. Per noi si tratta di un’ulteriore dimostrazione di forza contro un avversario di spessore e dai valori importanti. I successi della selezione Juniores si inseriscono nel progetto di settore giovanile portato avanti dal responsabile Salvatore De Simone, che ci ha proiettato al vertice del calcio giovanile campano”.