NAPOLI – Una valanga di centauri ha travolto la Chiesa San Giovanni dei Fiorentini per partecipare alla Motobenedizione organizzata dal gruppo Napolimoto. Quest’anno si è arrivati alla terza edizione, ed il calore manifestato dalle napoletane e dai napoletani alla guida di una due ruote ha commosso padre Lello Sogno. Come detto, in tanti hanno raccolto l’appello di unione della fede con la passione lanciato da Napolimoto: “Ripetere – spiega Riccardo Finizio co-fondatore dell’associazione partenopea – un appuntamento in questi casi non annoia, anzi diverte e fa crescere. Da anni ci battiamo per l’utilizzo corretto della moto, che non si deve limitare al mero rispetto delle regole del Codice della Strada. Occorre anche indossare il giusto abbigliamento tecnico e curare i dispositivi di sicurezza attiva. Con lo stesso entusiasmo ci impegniamo a sensibilizzare le istituzioni locali all’ascolto di quelle che sono le nostre esigenze. Purtroppo siamo una categoria troppo spesso martoriata e vessata. La motobenedizione è una festa, dove i motociclisti napoletani conciliano il proprio spirito, la propria fede con una passione sana, quale essere appunto il motociclismo”.
C’è chi, pur di non perdere l’incontro organizzato da Napolimoto, da Milano ha raggiunto la città del Vesuvio, come Roberta “Diamantina”: “Per lavoro – dice la centaura – vivo a Milano, ma il mio cuore è a Napoli. Sin dalla nascita seguo le attività di Napolimoto, ed appena mi è possibile partecipo alle loro uscite. Uno degli appuntamenti imperdibili è proprio la Motobenedizione, perché da credente è bello riunire dei messaggi positivi, quali la fede ed il motociclismo. Inoltre è una community molto attenta alle esigenze dell’universo rosa che vive la moto non solo in veste di zavorrina”. Commozione e felicità negli occhi dei partecipanti, come in quelli di Marco Vitale, in sella ad una fiammante Aprilia Dorsoduro 750: “E’ – racconta il centauro – stato emozionante assistere alla cerimonia, dove una 1199 Panigale ed una S1000RR hanno fatto da testimoni alla croce in chiesa. Sono messaggi di vita, di amore, di gioia che rimangono impressi nella mente, e che ci rendono orgogliosi di far parte di un gruppo straordinario”.