25 marzo 2012 è una data che Vernicefresca Teatro (staff organizzativo, insegnanti, attori e allievi) non dimenticherà.
Massimiliano Foà come formatore e coatch teatrale della nostra scuola di arti dello spettacolo, decide di inviare una lettera alla compagnia di Slava guidato dalla sua naturale inclinazione al sogno, spinto dall’urgenza di dimostrare ai suoi allievi che anche in nuclei piccoli come Avellino è possibile che accadano cose straordinarie, se solo si ha il coraggio di “osare”.
Siamo riusciti ad incontrare tutti gli attori della compagnia, ci hanno accolto con la stessa disponibilità ed “apertura”, la stessa energia che regalano in scena durante lo spettacolo.
Hanno risposto alle nostre domande, ci hanno raccontato del loro essere attori e di come all’inizio anche loro si siano lasciati catturare dalla magia di Slava.
Ci hanno regalato una dimostrazione di lavoro per ricordarci di quanto sia importante la danza, lavorare sul corpo e sulla qualità dei movimenti, il conciliare lavoro fisico e lavoro emotivo, per rendere leggibile al pubblico tutte le azioni e le intenzioni, per essere sempre vivi in scena. Uno degli attori Ira Seidenstein (nonché coatch della compagnia di Slava e precedentemente del Cirque du Soleil, formatore di fama internazionale), ci ha inaspettatamente chiesto di unirci a loro per fare degli esercizi fisici alla base del lavoro del clown. Mezz’ora di lavoro con una delle compagnie più importanti al mondo ha rappresentato non solo un’esperienza significativa per Vernicefresca e i suoi giovani allievi, ma anche un’occasione straordinaria per la nostra città, una finestra aperta sul mondo che non potevamo non condividere.