Grandi soddisfazioni per il Fortore e per tutto il Sannio. Il “cuore d’ortice”, si impone a livello nazionale e conquista premi e riconoscimenti al Sol 2012.
Il territorio sannita può vantare un considerevole patrimonio enogastronomico, espressione della cultura e delle antiche tradizioni tramandate di padre in figlio e l’olio, elemento principe della dieta mediterranea, ne rappresenta senza dubbio una delle eccellenze produttive.
La conferma è arrivata dal Sol Verona 2012, il Salone Internazionale dell’Olio Extravergine di Qualità che si è svolto in contemporanea al Vinitaly; l’Azienda Biologica Gentilcore di Molinara – gestita con impegno e passione dai giovanissimi Claudia e Giorgio – ha infatti sbaragliato la concorrenza ed ha conquistato premi e riconoscimenti importanti in tre concorsi di livello nazionale proprio con l’Ortice, una delle principali varietà autoctone del Sannio.
Innanzitutto le “Tre Foglie” sulla Guida Gambero Rosso 2012 Oli d’Italia ottenute dalla monocultivar “Cuore d’Ortice”, poi l’orgogliosissimo Terzo Posto alla XIX edizione del concorso Montiferru – sezione Monocultivar ed un quarto posto nella categoria “fruttato intenso” con “5 gocce” (su 5) e “lode d’eccellenza” nella III edizione del concorso “L’Oro d’Italia”, il più partecipato d’Italia con 305 oli e.v.o. in concorso.
L’Ortice è caratterizzato da un livello medio di fruttato, un connubio perfetto di amaro e piccante, con sensazioni prevalenti di erba/foglia e carciofo e leggeri sentori di pomodoro e mandorla fresca con ricordi di kiwi e mela verde, esaltando il legame antico con il territorio sannita.
Occhi lucidi e grande emozione per i due fratelli Giorgio e Claudia Gentilcore: “siamo soddisfatti perchè emergere in questi concorsi è come vincere una sfida importante; in particolare, è davvero difficile imporsi nella sezione dei monovarietali perché unica e non divisa in categorie; il fatto di esserci riusciti proprio con il “Cuore d’Ortice”, portabandiera e storica cultivar della nostra terra, ci rende ancor più orgogliosi. Dedichiamo senza dubbio tutti questi riconoscimenti a nostro padre.”