Lo chiamavano il “Principe di Cosenza” ed il “Talento di Cetraro”. Usiamo il passato, come riportato da sportvesuviano perchè a Torre del Greco la stima e l’amore verso questo calciatore non c’è mai stata ne ad oggi è mai scoppiata. Ancora oggi in molti si interrogano dei motivi per i quali Occhiuzzi non ha mai trovato la condizione fisica per poter disputare ad oggi (1 aprile 2012) una partita di Serie D. Buone doti tecniche, cross invitanti e inserimenti sono delle capacità che mai nessuno potrà sottrargli dal suo curriculum ma in maglia corallina non si è visto mai niente di tutto questo. Colpa, soprattutto, di corsa e temperamento. A guardarlo bene per l’intersa stagione è sembrato un giocatore ormai pronto per appendere le scarpette al chiodo. Spesso, lasciato da mister Liquidato da un po’ di tempo ai margini del terreno di gioco, cosa sarà successo? Occhiuzzi, una volta principe, ma a Torre cosa è che non va? A Cosenza l’allenatore Patania non lo volle in rosa e finì a Torre del Greco grazie a Vincenzo Cosa (suo ex compagno di squadra ai tempi di Cosenza) e venne preferito al più gettonato Sifonetti (accostato tra Salerno Calcio e Turris in estate, poi finito al Sant’Antonio Abate, sempre in Serie D).