La VII Commissione della Camera dei Deputati in data 13 marzo ha depositato un ODG nell’ambito del decreto semplificazioni approvando una risoluzione, per i docenti non abilitati inseriti in III fascia di istituto, che prevede un accesso diretto al TFA (tirocinio formativo attivo), ivi compresi insegnanti tecnico pratici ed ex diplomati di Istituti e Scuole magistrali (operativi presso la scuola dell’infanzia e primaria), che privi di abilitazione abbiano maturato almeno 360 giorni di servizio. Il TFA è un corso di preparazione all’insegnamento di durata annuale istituito dalle università che attribuisce all’esito di un esame finale il titolo di abilitazione all’insegnamento in una delle classi di abilitazione previste dal d.m. n. 39/1998 e dal d.m. n. 22/2005. L’ordine del giorno è stato presentato da Fabio Granata e Aldo di Biagio (FLI) e mira a trovare una procedura che non mortifichi l’esperienza di insegnamento di tanti docenti che da anni operano già nella scuola. L’ordine del giorno dimostra l’attenzione che ha Futuro e Libertà per i precari della scuola, in considerazione che la normativa attualmente in vigore in materia di acceso del personale docente al TFA propedeutico all’abilitazione, si configura come complessa e non prevede alcun tipo di percorso differenziato tra docenti già operativi e chi vi si accinge per la prima volta. Nello stesso documento che impegna il Governo si chiarisce che “in Italia la questione del precariato scolastico sta diventando una vera e propria piaga, capace di frustrare l’intero comparto scuola e le sue potenzialità; in particolare per quanto riguarda lo status dei docenti (di ogni ordine e grado) che, attualmente, si trovano inseriti in III fascia, perché non provvisti di abilitazione, sarebbe auspicabile procedere con il riconoscimento della partecipazione al TFA (propedeutico all’abilitazione) senza che questi siano sottoposti alle prove di sbarramento considerando l’esperienza maturata dagli stessi che non necessita di essere nuovamente valutata”.