Atripalda torna mestamente a mani vuote dalla trasferta di Corigliano (Cs). Il sogno di strappare almeno un punto dura soltanto l’arco di un set – il terzo – poi le velleità si spengono lasciando spazio ad errori pagati a caro prezzo. In classifica fortunatamente non muta il quadro salvezza con le contemporanee sconfitte di tutte le dirette concorrenti. Al termine del campionato mancano solo quattro sfide e per conquistare i play out i biancoverdi dovranno necessariamente muovere la graduatoria. In tal senso Corigliano poteva rappresentare una ghiotta occasione, è stata purtroppo la conferma dell’assenza di agonismo salvezza.
Nel primo set per larghi tratti Bruno e soci giocano alla pari prima di mollare la presa nel finale dopo una discutibile decisione arbitrale; nel secondo parziale, nonostante l’ex D’Avanzo sia in piena forma e David confermi ottimi numeri in ricezione, sull’asse De Giorgi (preferito a Kindgard) – Edgar il Corigliano infiamma il pubblico di casa. Calabresi che sul 2-0 sembrano dover far un sol boccone dei lupi del volley ed invece arriva la sospirata reazione con De Paula a trascinare il gruppo nel game perfetto (14-25); sembra il preludio ad un quarto set combattuto, lo è solo fino al 10 pari quando il servizio dell’ex Avellino Muccio e la sterilità offensiva sommata ad un muro non eccelso mandano Atripalda al tappeto senza più capacità di reazione. Per le analisi forse non basterebbe la settimana di allenamento, per tenersi stretta la serie A occorre subito un risultato clamoroso contro squadre che lottano per i play off. Compattezza e voglia di vincere gli ingredienti necessari. Domenica in irpinia arriva la Che Banca! Milano di coach Moretti sconfitta da Sora per 3-0, settima in classificae inseguita da vicino da Loreto e Genova che ormai hanno solo un punto di ritardo dai lombardi. Le motivazioni faranno la differenza. L’accesso ai play out passa da un’impresa, domenica bisognerà provarci, fino in fondo.