Verona – Domenica 04 Marzo nel palazzetto dello sport di Verona si sono svolti i campionati Italiani di Taekwondo, riservati alle cinture nere e rosse. I due atleti Irpini in gara erano Lombardini Simone Cat. -48Kg. e Martino Simone Cat. -59 Kg. rispettivamente allievi del M° Gianluca D’Alessandro. Presenti le maggiori società italiane, visto che il campionato italiano rappresenta la massima espressione del Taekwondo nella nostra penisola. Per Martino il podio non è arrivato, mentre Lombardini centra un 3° posto che lascia ben sperare per il futuro.
Commenti del Team D’Alesssandro.
“Partiamo col dire che i nostri ragazzi erano i più giovani del torneo, sia per esperienza che per età, infatti la Federazione Italiana Taekwondo da circa 2 anni ha dato la possibilità nello stesso anno di gareggiare in entrambe le categorie, quindi atleti come i nostri che sono nati nel 1998 e quindi ancora appartenenti alla categoria cadetti, potevano fare esperienza nella categoria Juniores. Resta chiaro quindi che ha 13 anni competere con un atleta di 16/17 anni la differenza è notevole, c’è una crescita biologica importante. Con questo non voglio assolutamente mascherare la prestazione dei miei ragazzi che in ogni caso è stata buona. Per Martino anche se non è arrivata nessuna medaglia sono piuttosto soddisfatto, ho notato dei margini di miglioramento che fanno ben sperare. Per Lombardini invece ho avuto un po’ di emozione nel vederlo combattere. Mi ricordo qualche anno fa di un ragazzino che veniva in palestra timoroso e introverso, alle prime gare dimostrava da subito un’ansia da prestazione che sfociava spesso in paura. Domenica invece ho ritrovato sul campo di gara un’atleta convinto di poter far bene e che quelle ansie e quelle paure che fino a poco tempo fa erano dietro l’angolo stanno scomparendo lasciando spazio alla grinta ed alla tenacia che solo gli atleti più esperti sanno manifestare. Il risultato spesso è una cosa che neanche considero, non sono uno di quelli che dice: il fine giustifica i mezzi! Se il fine è una medaglia vinta contro atleti nettamente inferiori non serve, a me interessano i mezzi, l’atleta voglio che si esprima al meglio e che quindi utilizzi bene le risorse a disposizione. Il valore di un campione non si misura solo con le medaglie”!