AVELLINO – Si avvia lentamente a conclusione la settimana di preparazione del Cus Avellino C5, una settimana importante che precede la ‘madre di tutte le partite’, il derbyssimo contro i cugini, avversari di sempre, del Futsal Solofra. Entrambe le squadre arrivano a questo importante appuntamento con una situazione di classifica deficitaria, con tante partite da recuperare (i rosanero devono disputarne una in meno dei bianco verdi) e con tanta voglia di riscatto dopo le ultime cocenti prestazioni: sabato scorso, infatti, se i lupi sono usciti indenni dall’ex Canapificio contro un Gladiator che non le ha mandate certo a dire, i conciari hanno subito una sconfitta tra le mura amiche ad opera della New Team, dopo una gara scoppiettante, al termine della quale il bollettino in casa Solofra ha consegnato un referto pesante per la già sfortunata compagine di mister Ugo Cocchia: problemi per il pivot Giuseppe Di Palma e per il bomber Michele De Maio, che, stando a quanto riportato da una nota apparsa sul sito ufficiale della società dei fratelli De Piano, pare abbia riportato uno stiramento che potrebbe costringerlo a saltare il derby. Cocchia deve anche rinunciare al lungodegente De Vivo, che ha concluso anzitempo la sua stagione. Problemi anche per mister Pino Carbone, che domani dovrà rinunciare all’uomo simbolo di questo derby, Luigi Milito, appiedato per un turno dal giudice sportivo, oltre a Vincenzo Giusti. A proposito di Giusti, ha avuto esito positivo il ricorso presentato dalla società biancoverde avverso la squalifica di otto giornate inflitta al laterale partenopeo, che vengono, così, ridotte a sei. Di conseguenza, Giusti tornerà a piena disposizione del tecnico biancoverde a partire dalla gara contro il Nocera C5, in programma sabato prossimo. Ma se al ‘Vichingo’ toccherà pazientare ancora una settimana, è terminata l’attesa per il ‘Killer’: domani, infatti, Giovanni Abate sarà nuovamente nella lista dei dodici convocati bianco verdi. Il pivot di Arzano scalpita dopo un lungo periodo di stop causato da problemi di natura familiare. ‘Non vedo l’ora di tornare con Voi’ scrive ai suoi compagni sulla pagina ufficiale del Cus Avellino C5 su facebook. E tutti i lupi non aspettano altro che un suo ritorno in grande stile, magari a cominciare proprio da derby. Ora come ora, Avellino deve giocoforza incamerare quanti più punti possibili, soprattutto tra le mura amiche, per evitare la girandola dei play out e regalare soddisfazioni a quanti, con enormi sacrifici, continuano a portare avanti questa società. Prendendo spunto da un noto striscione che qualche anno fa campeggiava in Curva Sud allo stadio ‘Partenio-Lombardi’, Avellino deve ‘Vincere Per Non Morire’ e per farlo avrà bisogno dei suoi splendidi tifosi che, mai come ora, significano ‘salvezza’! Domani il Pala Acone ospiterà la partita dell’anno, la società fa appello a tutti coloro che hanno a cuore le sorti del Cus Avellino C5 di occupare le gradiate del palasport pratolano per sostenere per sessanta minuti Parente e compagni e condurli alla vittoria!
A dirigere il match sarà la coppia formata dalla Sign.ra Nunzia Ilaria Primicile di Torre del Greco (primo) e dal Sig. Giovanni Di Gennaro di Torre Annunziata (secondo).
“Come ogni derby che si rispetti, c’è grande tensione ma anche consapevolezza che il Solofra non verrà qui a regalarci i tre punti – queste le parole del Ds biancoverde, Gerardo Izzo alla vigilia del match – Venderanno cara la pelle, per ottenere quella vittoria sfiorata lo scorso anno e riscattare la sconfitta dell’andata (ndr. 1-3) davanti ai loro tifosi. Sarà una battaglia di nervi e, se anche non dovesse esserci De Maio, di sicuro Russo o Nicodemo non risparmieranno le energie. Noi dovremo fare a meno del nostro uomo più rappresentativo, Luigi Milito, che durante la settimana si è letteralmente disperato per il fatto di dover saltare il suo primo derby, proprio lui che esprime sempre il meglio di sé durate questa partita dovrà seguirla e soffrire dagli spalti. Ma purtroppo, il giudice sportivo lo ha squalificato per un errore che, tra l’altro, non ha commesso lui. Ritorno per un momento a quanto successo sabato scorso: stando fuori dal campo, ho potuto vedere bene quello che è successo al momento del fatto incriminato. Il comportamento assunto da Murante non gli fa onore ed è aggravato dal fatto che indossasse la fascia di capitano, un ‘oggetto’ che non si da al primo venuto, ma deve essere portato con onore, perché è dal capitano che i più giovani apprendono cosa significhi stima e rispetto per l’avversario, i principi base dello sport. Il suo è stato un comportamento scorretto non solo nei confronti del calciatore, ma irrispettoso nei confronti della persona. Lo sputo, soprattutto a gioco fermo, è l’affronto più ignobile che si possa ricevere. Questo non giustifica certo le proteste di Milito, che altro non ha fatto se non chiedere all’arbitro di redarguire Murante, ma ormai alle cervellotiche decisioni dei direttori di gara ci siamo abituati. Questo si aggiunge allo spropositato nervosismo che ha caratterizzato la gara dai primi minuti, con parole grosse, spintoni e mani volanti di Bosco, che non abbiamo capito perché ce l’avesse con Erba, e quindi non posso che essere soddisfatto di come sia andata la partita. Domani spero si viaggi sui binari della correttezza, nonostante l’agonismo e le motivazioni che spingeranno gli uni e gli altri a ottenere il massimo punteggio. Vincerà chi avrà più testa, nell’amministrare il gioco, e più cuore, nel superare gli ostacoli.