Dopo l’Aquanera sembra una moda: un’altra società sembra pronta a ritirarsi dalla serie D. Il Nardò Calcio è pronto a dire “arrivederci” al Campionato di Quarta Serie. Nel pomeriggio, infatti, la dirigenza, stanca di una situazione paradossale e insostenibile, si è dimessa in tronco, lasciando tutto nelle mani del presidente Enzo Russo e dell’Amministrazione Comunale.
La squadra, a meno di clamorosi (e improbabili) colpi di scena, non si presenterà sabato a Marano, per onorare il campionato con l’Internapoli. La non partecipazione comporterà una multa, la reiterata non presentazione della squadra porterà alla radiazione immediata da ogni competizione.
E’ questo il triste epilogo a cui il calcio neretino va incontro. Colpa di un’Amministrazione Comunale disinteressata e irrispettosa di tanti cittadini e tifosi, responsabilità peraltro condivise con una presidenza assente.
Il fondo cassa della società ammonta, attualmente, a 172 euro (sì, non è uno scherzo). In queste condizioni è impossibile andare avanti. Il calcio a Nardò è in agonia, e se fin qui si è scongiurata la morte è solo merito di una dirigenza operativa competente e fin troppo innamorata del Toro. Ma ora è arrivato il momento di dire basta. Che qualcuno si assuma le proprie responsabilità, prima che diventi troppo tardi anche per piangere.
Intanto contro l’Internapoli giocherà la Juniores per poi lasciare definitivamente il campionato, anche se il tifo neretino spera che sia la solita mossa per smuovere qualche forza politica e imprenditoriale locale.