Riparte a marzo la stagione del Teatro comunale di Teora che, dopo il successo dell’anno scorso, sarà curata nuovamente dall’associazione Teatro dell’Osso con la direzione artistica di Mirko Di Martino e il coordinamento organizzativo di Melissa Di Genova. Sei gli spettacoli in cartellone da marzo a maggio, con giovani e affermate compagnie avellinesi e salernitane, con spettacoli originali e classici, in un’offerta ricca e variegata in grado di incontrare e soddisfare i diversi gusti del pubblico.
“Investire sul teatro in un periodo di forte crisi è certamente una scommessa”, dichiara il sindaco di Teora Stefano Farina, “ma siamo convinti che possa essere una scommessa vincente, un’occasione di sviluppo e di crescita per i nostri piccoli comuni. Il teatro, a Teora, ha una lunga tradizione che, anno dopo anno, resiste e si consolida. Oggi siamo tra i pochissimi comuni irpini che scelgono di destinare una parte consistente del bilancio pubblico al sostegno della cultura, e tra i pochissimi che possono vantare una stagione teatrale originale e innovativa”.
Si parte l’11 marzo con “I danni delle donne”, uno spettacolo di parole e musica presentato dal Teatro dell’Osso con la regia di Mirko Di Martino e interpretato da Melissa Di Genova, che racconta con ironia e tanta musica tremila anni di accuse alle donne da parte di uomini famosi. Il 25 marzo la compagnia Assud Teatro presenta un divertentissimo classico di Dario Fo, un atto unico surreale e di grande comicità: “Gli imbianchini non hanno ricordi”, con la regia di Gianni Di Nardo. Il 15 aprile è la volta di una prima assoluta: il Thè delle 4 presenta il suo nuovo spettacolo, “Art”, di Yasmina Reza, una commedia brillante sulle manie dei nuovi collezionisti, sui giovani che usano l’arte per affermarsi in società. Il 29 aprile il Teatro D’Europa presenta “Omaggio a Feydeau”, ovvero due farse di Georges Feydeau: “Il professore di pianoforte” e “Ma dove vai tutta nuda?”, con la regia di Gigi Savoia. Il 6 maggio la compagnia Il Sipario di Agropoli porta in scena “Un amore quasi perfetto”, una commedia di Mario Brancaccio con la regia di Massimo Pagano. Infine, il 20 maggio, il Teatro dell’Osso chiude la stagione con “L’uomo, la bestia e la virtù”, un classico di Luigi Pirandello, un’analisi delle ipocrisie della società messa in scena con toni farseschi e di grande umorismo. Gli spettacoli si terranno tutti di domenica con inizio alle ore 18.30.
“Siamo felici di poter organizzare questa stagione per il secondo anno consecutivo”, dichiara Mirko Di Martino. “Abbiamo immaginato il teatro di Teora non come un contenitore vuoto, ma come un centro di produzione e innovazione. Da qui devono partire progetti originali che possano poi proseguire il loro cammino presso altri teatri. Cerchiamo di sostenere le compagnie di giovani che si impegnino in progetti produttivi concreti, che superino la stagnazione del teatro in irpinia. Noi, con il Teatro dell’Osso, stiamo portando avanti un percorso di questo tipo. Il successo nazionale dei nostri spettacoli e il sostegno che ci offre il comune di Teora ci confermano che la strada intrapresa è quella giusta”.
Tutte le informazioni su date, orari e costi degli spettacoli sono disponibili sul sito www. teatrodellosso.it.