ATRIPALDA – L’alzata del sipario sul girone di ritorno offre un derby di fascino tra le uniche due compagini irpine del girone B di Eccellenza, massime espressioni del calcio dilettantistico della provincia di Avellino. Città di Atripalda ed Eclanese sono chiamate ad inaugurare l’anno calcistico con uno scontro diretto dai molteplici contenuti di natura agonistica prima ancora che tecnica. Le esigenze di classifica delle due squadre impegnate nella lotta per non retrocedere, infatti, vanno a gravare ulteriormente sul significato di una sfida già di per sé ricca di spunti agonistici. Tuttavia, chi deve fare maggiormente i conti con le pressioni dello scontro salvezza del “Valleverde” è il Città di Atripalda, reduce dal dicembre nero che lo ha visto uscire dal campo a mani vuote in tutti e tre le gare disputate. Un trittico di sconfitte che ha fatto scivolare il team di Montanile in un pericoloso terz’ultimo posto. La fame di punti, dunque, è la prerogativa assoluta che guiderà la truppa biancoverde nel confronto con i cugini gialloblu, tornati in apnea dopo l’imponente campagna acquisti di riparazione, ma non per questo appagati e meno affamati dei rivali. L’Eclanese sbarca in riva al Sabato rivitalizzata dagli effetti benefici della cura Astarita il cui successo è coinciso, non a caso, con l’arrivo alla corte dell’ex bomber della Palmese di ben sei elementi di categoria: Cagnale e Scippa in difesa, Sansone e Aprea a centrocampo, Maggio e Carnicelli in attacco. Sette i punti conquistati nelle ultime tre gare dalla formazione del tecnico artefice lo scorso anno del miracolo Striano, a testimonianza di uno stato di salute che la compagine cara a patron Sirignano dovrà confermare nella supersfida di Atripalda, con tutte le insidie che una lunga sosta come quella natalizia può comportare. La profonda metamorfosi vissuta nelle calde settimane del mercato rende la formazione gialloblu quasi del tutto diversa rispetto al derby d’andata: il “triangolo” della mediana Sarubbo-Santini-Gennaro Ruggiero racchiude gli unici superstiti di spicco che fanno da perno alle chances di salvezza eclanesi. Sostanza e capacità d’impostazione è il mix garantito dai primi due (con l’ex fantasista del Torrecuso chiamato a fare legna più di quanto gli sia consentito dalle sue caratteristiche), mentre l’estro e l’inventiva di Ruggiero rappresentano presupposti irrinunciabili per l’ariete Maggio, a segno già due volte con la nuova maglia. Premesse che non hanno alterato l’impostazione tattica gialloblu, improntata ad un’idea di continuità rispetto alla gestione Cappuccio. Discorso inverso per il Città di Atripalda, rigenerato dall’intenso lavoro svolto durante la pausa, che ha puntellato l’organico con il doppio colpo Loasses-Nappi, in grado di consentire a mister Montanile di schierare il modulo a due punte in occasione della prima del 2012. Sarà, infatti, 4-3-1-2 contro l’Eclanese: in difesa fiducia al baby Tullino sulla fascia sinistra in luogo dello squalificato Sicignano; terzetto di centrocampo con la quantità del duo Rupa-Mesisca (il primo è insidiato dallo scalpitante Cerullo) e l’abilità in fase propositiva del gioiellino Vecchione; in attacco spazio all’esordio dell’ex bomber della Palmese in coppia con Simone, supportati da Loasses. Questo il probabile undici titolare: Caruccio, Tancredi, Galliano, Tirri, Tullino, Mesisca, Rupa, Vecchione, Loasses, Nappi, Simone. Ancora out Saviano (ne avrà ancora per qualche settimana), torna disponibile Stompanato.
19 gli elementi inseriti nella lista dei convocati da mister Montanile.
Portieri: Caruccio, Imparato.
Difensori: Tirri, Stompanato (’93), Galliano, Tullino (’92), Tancredi (’93), Corrado (’94).
Centrocampisti: Rupa, Cerullo, Ambrosio, Mesisca, Loasses, Vecchione (’94).
Attaccanti: Nappi, D’Acierno (’93), Modesto (’93), Simone, Ercolino (’94).