AVELLINO – Il nome suggerisce un’attesa lunga, invece è arrivato: si chiama “Godot Art Bistrot”, si trova ad Avellino in via Mazas ed è una sintesi tra uno spazio artistico e l’angolo della gastronomia di qualità. Il 30 dicembre, dalle 18, accoglie tutti quelli che vorranno deliziarsi nel palato e nella mente. Alle degustazioni di prodotti irpini, salumi formaggi e piatti in via d’estinzione, si abbineranno proposte culturali dei generi più vari: videoproiezioni, concerti, mostre di fotografia e pittura, laboratori e vendita di oggettistica d’autore (tra i pochi punti vendita al sud di Corraini ed Eugea, per fare alcuni esempi) e di prodotti artigianali in carta nonché, per tornare al cibo, prodotti biologici e ecosostenibili. L’idea nasce dall’esperienza di Luca Caserta e Nina Barberio: dopo anni trascorsi tra scaffali di libri, hanno deciso di creare un punto dove sia dia peso non solo alla sostanza ma anche alla forma della cultura, ribaltando una priorità inflazionata. Infatti si occuperanno delle iniziative – musicali, gastronomiche, fotografiche: senza distinzioni – dove il contenitore informa il contenuto. Perciò l’attenzione alle piccole produzioni cui garantiranno inedite ribalte, convinti che il territorio avellinese, e in generale il sud, nasconda tesori veri e non necessariamente folkloristici. All’insegna dell’incontro. L’inaugurazione, con il racconto dell’idea condito da assaggi culinari, mostrerà la filosofia di quello che già in giro si sente chiamare, più direttamente, “il Godot”: uno snodo di esposizione di talenti e idee, che si nutre dall’esterno e riassume all’interno del bel locale di via Mazas, dove ogni arredo è pensato per stimolare suggestioni. Chi ha un piatto da far provare, una poesia da far ascoltare, una foto di cui parlare, cellulari da spegnere e musica per orecchie lontane, non deve più attendere. C’è Godot.