Città di Atripalda: Caruccio 6.5, Tancredi 7, Sicignano 6.5, Mesisca 6, Galliano 7, Tirri 7, Vecchione 8, Cerullo 7 (33’ s.t. De Turris 7), Simone 6.5 (32’ p.t. D’Acierno 6.5), Saviano 6.5, Modesto 5.5 (6’ s.t. Ambrosio 6).
A disp.: Imparato, Barletta, Stompanato, Rupa.
Allenatore: Montanile 7.
Due Principati Baronissi: Apicella 4, D’Auria 5 (18’ s.t. Iannicelli 5), Carbone 4.5, Carrato 4 (6’ s.t. Amato 5), Bisogno 4, Fariello 5, Pisaturo 4.5 (6’ s.t. Di Giacomo 5.5), Liguori 5.5, Squitieri A. 4, De Crescenzo 6, Mainenti 6.5.
A disp.: Miano, Squitieri R., Attianese, Erbucci.
Allenatore: Messina 5.
Arbitro: Acanfora di Castellammare di Stabia 6.
Assistenti: Serpe ed Esposito di Torre del Greco.
Marcatori: 22’ p.t. Vecchione (CA), 26’ p.t. Simone (CA), 9’ s.t. Saviano rig. (CA), 39’ s.t. Mainenti (DP), 41’ s.t. De Turris (CA), 46’ s.t. D’Acierno (CA).
Ammoniti: Fariello, D’Auria, Apicella (DP).
Espulsi: Squitieri A. al 21’ s.t. per doppia ammonizione.
Note: presenti sugli spalti 200 spettatori circa.
Cronaca
E’ una cinquina a segnare il ritorno alla vittoria del Città di Atripalda. Gli uomini di Montanile travolgono 5-1 il malcapitato Due Principati Baronissi grazie ad una prova corale di spessore che ha consentito di mandare a rete ben cinque uomini diversi. Tra questi la stellina Vecchione, tornata a splendere dopo essersi eclissata per qualche settimana. Oltre al gol che ha spianato la strada ai suoi, il talento classe ’94 ha messo lo zampino in altre due occasioni, guadagnandosi di diritto la palma di migliore in campo. Nulla ha potuto la formazione di Messina alla quale l’uno-due atripaldese intorno a metà primo tempo ha tagliato le gambe. Notte fonda per i baroniensi, incapaci di invertire il trend negativo e sempre più alla deriva. Rispetto alle attese della vigilia, nel 4-2-3-1 Montanile preferisce Vecchione a Barletta e conferma Cerullo, migliore dei suoi ad Angri. Mesisca prende il posto di Rupa nel ruolo di intenditore mentre Modesto e Saviano vincono i rispettivi ballottaggi con D’Acierno e Ambrosio e vanno a comporre il trio fantasia a supporto di Simone con lo stesso Vecchione. Gli ospiti si presentano in riva al Sabato con un 4-4-2 classico dove in avanti a far coppia ci sono Mainenti e Squitieri. Il primo quarto d’ora di gioco scivola via senza particolari sussulti. Al 17’ inizia lo show di Vecchione che salta un uomo sulla destra, va sul fondo e mette in mezzo una palla tagliata che Galliano sul secondo palo a porta vuota non impatta per un soffio. Un minuto dopo è ancora Vecchione a pescare Saviano che però spreca di piatto spedendo alto di prima intenzione appena dentro l’area. La pressione dei padroni di casa è premiata poco dopo, al 22’, quando Vecchione ruba palla a Carrato sulla trequarti, scambia al limite e a tu per tu con Apicella lo batte con un diagonale di piatto che prima di varcare la linea viene impattato da Fariello nel disperato tentativo di evitare il gol. La marcatura è da attribuire al gioiellino biancoverde al suo terzo centro stagionale e autentico fattore per la compagine sabatina. Il Due Principati accusa il colpo e sbanda nuovamente quattro minuti dopo: Cerullo sfrutta un buco nella difesa irnina, verticalizza per Simone, che dopo aver percorso venti metri palla al piede trafigge Apicella per il raddoppio. E’ il gol della liberazione per il “leone bianco” che dieci minuti dopo, però, sarà costretto ad abbandonare il campo per infortunio. Fase centrale del primo tempo thriller per gli uomini di Messina che accennano una reazione poco dopo la mezz’ora. Prima Squitieri è anticipato in uscita dall’ottimo intervento di Caruccio dopo il liscio di Galliano su spizzata di Mainenti, poi è lo stesso bomber ex Solofra ad andare vicino al gol con un colpo di testa su corner di De Crescenzo che termina di poco a lato. Nella ripresa Tirri e soci gestiscono senza troppi affanni e chiudono definitivamente la contesa al 9’. Sugli scudi ancora Vecchione che semina il panico in area e una volta davanti ad Apicella viene steso dallo stesso estremo difensore. Sul dischetto va Saviano che mette a segno il suo quarto sigillo nonostante il baby portiere avesse intuito e sporcato con la punta delle dita la traiettoria. Il Due Principati prova ad accorciare le distanze con uno scatto d’orgoglio al 13’ ma Squitieri è in giornata no e sciupa sottomisura mandando alto un cross basso di De Crescenzo, l’unico, insieme a Mainenti, a salvarsi tra i suoi. Al 18’ Città di Atripalda vicino al poker con Ambrosio che scatta sul filo del fuorigioco sfruttando l’ottima intuizione di Cerullo, si invola verso la porta ma il tocco sotto a scavalcare Apicella termina a lato. Tre minuti dopo ospiti in dieci per il rosso rimediato da Squitieri. Padroni di casa sul velluto ma non affondano, anzi si rilassano facendosi sorprendere a sei minuti dal termine da Mainenti abile a sfruttare un’indecisione di Sicignano, a entrare in area e a battere Caruccio, suo compagno di squadra lo scorso anno al Solofra. La prima marcatura in maglia Due Principati per il bomber di Polla alimenta le flebili speranze di rimonta degli ospiti che, però, non hanno neanche il tempo per crederci. Dopo due giri di lancette arriva, infatti, il poker di De Turris, messo a tu per tu con Apicella da un’altra invenzione di Vecchione. Nel recupero lo stesso De Turris veste i panni dell’assist-man e regala a D’Acierno la palla per il diagonale del definitivo 5-1. Il roboante successo contro una diretta concorrente per la salvezza rilancia il Città di Atripalda, che si gode le tante note liete. Clima pesante in casa Due Principati dove la società a fine gara ha imposto ai suoi tesserati il silenzio stampa.