Il talento dei fratelli Toni e Peppe Servillo si unisce alla maestria dell’Orchestra del Teatro di San Carlo di Napoli. E’ tempo di “Sconcerto”, teatro-musica, al “Carlo Gesualdo” di Avellino, in collaborazione con il Teatro Pubblico Campano. Un evento spettacolare con Toni Servillo nel ruolo di un direttore d’orchestra che esibisce il suo e il nostro sconcerto attraverso le parole del testo scritto da Franco Marcoaldi, sulle musiche originali di Giorgio Battistelli eseguite dal vivo dall’Orchestra del Teatro di San Carlo di Napoli diretta da Marco Lena, con la partecipazione straordinaria di Peppe Servillo.
L’evento, inserito nel cartellone della stagione “Grande Teatro”, è in programma per sabato 5 novembre alle ore 21.00 (abbonati turno A) e per domenica 6 alle ore 18.30 (abbonati turno B).
In scena compaiono un’orchestra e il suo direttore. Ma gli strumentisti suonano da soli, vanno per proprio conto. Il direttore non dirige alcunché. È preso da ben altri crucci e tormenti, a cominciare dal desiderio spasmodico di provare a mettere ordine nella propria testa, attraversata come un fiume in piena dai più diversi e contrastanti pensieri, sensazioni, emozioni, malumori e fantasie. Si succedono e si scontrano tra loro le parole spesso inservibili del passato con il linguaggio totalmente irrelato del presente.
E da questo costante cortocircuito affiorano continui baluginii di commozione, coraggio, tenerezza, umorismo, indignazione, cui fanno immancabilmente seguito frustrazione, spaesamento, stallo, disillusione. La musica investe con la sua montante onda sonora questo doppio movimento della parola, a volte accompagnandola nel suo tragitto e indicandole una possibile via di uscita, altre contrapponendosi ad essa o addirittura negandola in toto.
Quasi che soltanto la forma musicale possa ambire ad arrivare là dove non giunge un’espressione verbale in crescente affanno. Più che un personaggio, dotato di una sua precisa psicologia e di un’altrettanto precisa biografia, il direttore-attore risulta essere il pretestuoso ventriloquo dei nostri giorni. La sua voce e il suo corpo danno forma e sostanza a un gesto teatrale estremo, teso a collegare, per quanto ancora possibile, gli universi impersonali della poesia e della musica.
L’editore Casa Ricordi, per una produzione Teatri Uniti, Fondazione Teatro di San Carlo, Fondazione Ravello, Fondazione Musica per Roma, in collaborazione con Piccolo Teatro di Milano e MITO Settembre Musica.
Per info: biglietteria telefono 0825.771620, oppure consultare il sito del teatro Carlo Gesualdo all’indirizzo www.teatrogesualdo.it
I botteghini del Comunale, ingresso da piazza Castello, sono aperti tutti i giorni dal martedì al sabato, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20 e, nei giorni festivi in cui sono in programma eventi, due ore prima dell’inizio dello spettacolo. La biglietteria è chiusa il lunedì.
FRANCO MARCOALDI
Poeta italiano tra i più conosciuti e apprezzati, è anche autore di libri di viaggio, saggi e romanzi. Collabora da molti anni al quotidiano La Repubblica. Da tempo è attivo nell’ambito del teatro e della musica: dopo aver scritto due libretti d’opera per il compositore Fabio Vacchi (Il letto della storia e Teneke), ha collaborato con lo stesso Vacchi e Toni Servillo per la messa in scena del suo poemetto teatrale a due voci, Benjaminowo: padre e figlio che è stato rappresentato nei più importanti teatri italiani. Con lo stesso Servillo ha partecipato a diversi recital delle proprie poesie (Il tempo ormai breve). Voce recitante nell’opera di Giorgio Battistelli Experimentum mundi, sempre con Battistelli sta lavorando a una nuova opera: L’ultima mano.
GIORGIO BATTISTELLI
Si diploma in composizione nel 1978 con Giancarlo Bizzi al Conservatorio “A. Casella” de L’Aquila, studiando contemporaneamente storia della musica con Claudio Annibaldi e pianoforte con Antonello Neri. Nel 1975 frequenta a Colonia i seminari di composizione di Karlheinz Stockhausen e Mauricio Kagel; nel 1978-79 segue a Parigi i corsi di tecnica e interpretazione nel teatro musicale contemporaneo con Jean Pierre Drouet e Gaston Sylvestre. Negli anni ‘80 si afferma come uno dei più interessanti compositori della sua generazione. Nel 1983 ottiene una borsa di studio presso gli studi radiofonici di Baden-Baden. Nel 1985-86 risiede a Berlino su invito del Deutscher Akademischer Austauschdienst. Nel 1993 è chiamato da Hans Werner Henze quale suo successore alla guida del Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, dove è direttore artistico fino al 1996. Nello stesso anno riceve il Premio SIAE “Cervo per la Nuova Musica”. Dal 1996 al 2002 è Direttore Artistico dell’Orchestra della Toscana. Lavora al Centro Tempo Reale di Luciano Berio a Firenze e con il CSC Centro di Sonologia Computazionale dell’Università di Padova, in collaborazione con Alvise Vidolin. Nel 2003 è insignito del titolo di Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres dal Ministero della Cultura Francese. Dal 2004 è Accademico di Santa Cecilia. Dal 2000 al 2005 è Direttore Artistico della Società Aquilana dei Concerti, e dal 2005 al 2007 dell’Accademia Filarmonica Romana. E’ composer-in-residence all’Opera di Anversa negli anni 2005-2006 e alla Deutsche Oper am Rhein di Düsseldorf, nel biennio 2007-2008. Dal 2006 insegna alla Aldeburgh Music dove tiene un corso di teatro musicale per la Jerwood Opera Writing Fellowships. E’ direttore artistico della Biennale Musica di Venezia nel periodo 2004-2007 e della Fondazione Arena di Verona nella stagione 2006/2007. Da febbraio 2009 è Presidente della Società Aquilana dei Concerti. Il Teatro alla Scala gli ha commissionato per il 2013 una nuova opera. E’ pubblicato da Casa Ricordi dal 1986.
TONI SERVILLO
Nel 1977 fonda il Teatro Studio di Caserta. Nel 1986 inizia a collaborare con il gruppo Falso Movimento e nel 1987 è tra i fondatori di Teatri Uniti e partecipa, da attore e regista, alla creazione di spettacoli di matrice napoletana come Partitura (1988) e Rasoi (1991) di Enzo Moscato, Ha da passà a nuttata (1989) dall’opera di Eduardo De Filippo, Zingari (1993) di Raffaele Viviani, fino a Sabato, domenica e lunedì (2002), pluripremiata rivisitazione del capolavoro eduardiano, in scena per quattro stagioni ed applaudito nei maggiori teatri europei. Con Il Misantropo (1995) e Tartufo (2000) di Molière, e con Le false confidenze (1998/2005) di Marivaux, tutti nelle mirabili traduzioni di Cesare Garboli, realizza un trittico sul grande teatro francese fra Sei e Settecento. Nel 2007 ha adattato, interpretato e diretto Trilogia della villeggiatura di Carlo Goldoni, ancora in tournée mondiale. Al 1999 risale il suo debutto da regista nel teatro musicale con La cosa rara di Martin y Soler per la Fenice di Venezia, cui fanno seguito Le nozze di Figaro di Mozart, Il marito disperato di Cimarosa, Boris Godunov di Mussorgskij, Arianna a Naxos di Richard Strauss, Fidelio di Beethoven (con cui, nel dicembre del 2005 ha inaugurato la stagione del San Carlo di Napoli) e L’Italiana in Algeri di Rossini per il festival di Aix en Provence. È stato diretto da registi teatrali come Memè Perlini, Mario Martone, Elio De Capitani e ha interpretato film di Mario Martone, Antonio Capuano, Paolo Sorrentino, Elisabetta Sgarbi, Fabrizio Bentivoglio, Andrea Molaioli, Matteo Garrone, Stefano Incerti, Claudio Cupellini. Ha ricevuto il “David di Donatello” e il “Nastro d’Argento” nel 2005 per Le conseguenze dell’amore di Paolo Sorrentino, nel 2008 per La ragazza del lago di Andrea Molaioli, e nel 2009 per Il divo. Ha inoltre vinto come Best European Actor nel 2008 per Gomorra di Matteo Garrone e Il divo di Paolo Sorrentino, entrambi premiati al festival di Cannes. Nel 2010 vince al Festival Internazionale del Film di Roma, il “Marc’Aurelio d’oro della giuria al miglior attore” per Una vita tranquilla di Claudio Cupellini.
MARCO LENA
Compie gli studi musicali a Parma in pianoforte, composizione, direzione d’orchestra e musica elettronica. Si perfeziona con Azio Corghi a Roma presso l’Accademia di Santa Cecilia e all’Accademia Chigiana di Siena. Segue i corsi di perfezionamento di direzione d’orchestra con Paolo Arrivabeni, Gilberto Serembe (Accademia Musicale Pescarese) e con Sandro Gorli per il repertorio novecentesco e contemporaneo; importanti per la sua formazione i corsi di musica da camera con il Trio di Parma. È direttore e fondatore del Farben Ensemble, con cui ha svolto un’intensa attività concertistica portando all’esecuzione numerose opere prime. Con il Farben Ensemble ottiene riconoscimenti in Italia e in Europa fra cui il primo premio al concorso “Orpheus Prijs” di Anversa e il primo premio al concorso “Luigi Nono” di Venaria Reale. Nel 2005 vince con Capriccio per 11 archi soli il concorso di composizione “Musica Europa”. Nel 2009 scrive su commissione della Fondazione Accademia Nazionale di Santa Cecilia Für H.K.G. eseguito dall’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia diretta da HK Gruber. In veste di direttore e compositore è stato presente alla Stephaniensaal di Graz. all’Auditorium di Roma “Parco della musica”, al “Carlo Felice” di Genova, all’auditorium dell’Orchestra Haydn di Bolzano, all’Accademia Chigiana di Siena, al Salone degli Affreschi dell’Università di Bari, al festival “Traiettorie” di Parma, “Di Nuovo Musica” di Reggio Emilia, “Exitime ’01” di Bologna e “Mantova Musica Contemporanea”, alla stagione “Polincontri Classica” di Torino, ad Aosta, Damasco e Salonicco.
PEPPE SERVILLO
Debutta nella musica con gli Avion Travel nel 1980: la sua storia coincide in gran parte con quella del suo gruppo che, in circa trent’anni di lavoro, ha pubblicato numerosi album ed elaborato diverse colonne sonore per il cinema e per il teatro conquistando importanti riconoscimenti. Nel 1998 con gli Avion Travel partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo con la canzone Dormi e sogna, vincendo il premio della critica e il premio della giuria di qualità come miglior musica e miglior arrangiamento. Nel 2000 il gruppo vince a Sanremo con il brano Sentimento oltre ad aggiudicarsi il premio della giuria di qualità per la musica e l’arrangiamento. Si contano numerose partecipazioni ad altri importanti appuntamenti musicali, in particolare diverse edizioni di Arezzo Wave, del Premio Tenco e del concerto romano del Primo Maggio. Per la prima volta va in scena come attore nel corto Tipota realizzato dagli Avion Travel con Fabrizio Bentivoglio; recita inoltre in Domenica di Wilma Labate, La felicità non costa niente di Mimmo Calopresti, Quijote di Mimmo Paladino e nella messa in scena de L’Opera del Mendicante per la regia di Lucio Dalla. Da non dimenticare l’incursione nel teatro musicale con l’operina La guerra vista dalla luna, scritta da Servillo e messa in scena con Fabrizio Bentivoglio. Collabora tra gli altri con Caterina Caselli, Ennio Morricone, Roberto Gatto, con Javier Girotto, Paolo Conte, Andrea Bocelli, Peppe Vessicchio. Arto Lindsay, Stefano Bollani, Elisa, Fiorella Mannoia, Patty Pravo, Fausto Mesolella, Nanni Balestrini, Marcello Rota.