Sono soprattutto le condizioni degli infortunati a tenere banco in casa Sidigas alla ripresa degli allenamenti dopo la sconfitta di Reggio Emilia. Come se non bastassero i risultati, a rendere pessimo l’umore in casa pallavolo è il sommarsi di piccoli e grandi acciacchi che stanno affliggendo la rosa. Una condizione d’emergenza che preoccupa in vista delle tre partite in sette giorni che Marolda e compagni saranno chiamati ad affrontare dal prossimo turno. Domenica arriva al Del Mauro il Città di Castello, martedì nel giorno di ognissanti la serie A2 torna in campo e i biancoverdi faranno visita al Club Italia, sabato 5 novembre in anticipo (20.30) di nuovo tra le mura amiche la Sidigas ospita il Genova. Un tour de force che sopraggiunge in un momento delicato. Sì, il campionato è lungo, la formula play out consente veloci recuperi dell’ultima ora con una serie di risultati ma è chiaro a tutti, in primis alla dirigenza, che il treno salvezza va tenuto a portata di mano per salirci nel momento opportuno.
Tornando al capitolo infortunati, in cinque hanno dovuto saltare gli allenamenti alla ripresa. L’ultimo esame ecografico per il via libera a capitan Bruno non dà l’esito sperato; la lesione è rientrata al 90percento, occorrerà ancora qualche giorno di riposo prima di poter ricominciare a schiacciare; con la caparbietà e la voglia che lo contraddistinguono il numero uno potrebbe farcela in extremis per domenica. Fastidi ad un ginocchio per l’ungherese Nemeth costretto ad uscire dal campo nel primo set contro Reggio: non dovrebbe trattarsi di nulla di grave; tra accertamenti, esami e cure lo staff medico sarà comunque costretto a gestire il suo impiego in settimana. Stesso spartito per un indolenzimento muscolare accusato da Scialò alla schiena e da D’Avanzo alla gamba. Per il fisioterapistaD’Ambrosio queste sono ore di super lavoro. L’unica nota “lieta” è rappresentata dai progressivi miglioramenti di De Paula che rispetta in pieno la tabella di marcia verso il rientro.
La primaria necessità ora è di allenarsi a ranghi completi, i preziosi ragazzi delle giovanili potrebbero non bastare. In anticipo rispetto ai piani la società si vede costretta a dover guardare nuovamente al mercato. L’obiettivo della dirigenza è vagliare con oculatezza le opportunità che dovessero presentarsi. La strategia corre su due binari: irrobustire la rosa con forze fresche capaci sin da subito di recitare un ruolo importante nel campionato di A2; investire su atleti che possano rientrare in un progetto prolungato nel tempo.