Si terrà dal prossimo 20 al 23 ottobre a Catania il Congresso Nazionale dell’Aiga al quale prenderà parte anche una delegazione del direttivo dell’Aiga Avellino.
Durante la quattro giorni di lavori saranno affrontati importanti temi per il mondo dell’avvocatura e si sceglierà la futura guida dell’Aiga nazionale. Infatti, nella giornata finale del congresso si procederà all’elezione del Presidente Aiga per il triennio 2011-2014.
“L’Aiga sezione Avellino parteciperà con diversi consiglieri a questo importante evento (avv.ti Rescigno, De Girolamo, Zuccarino, Granata, Dovetto e Del Grosso), con il sostegno del Consiglio dell’Ordine di Avellino, per apportare un contributo alle scelte per una nuova era della giustizia – ha dichiarato il Presidente Mauriello-. In un mondo che partorisce con molta velocità e molta semplicità tanti cambiamenti, non sempre utili, bisognerebbe che la classe forense si riappropri della capacità intellettuale contribuendo fattivamente con il legislatore nelle scelte sulla futura avvocatura. Un equivoco di fondo, peraltro di input europeo, confonde la liberalizzazione delle libere professioni con la qualità professionale partendo da un principio economico di maggiore concorrenza sul mercato. Ebbene, l’Aiga non ha nulla in contrario alla competizione ma è fermamente convinta che si può essere professionalmente competitivi solo attraverso una buona preparazione. Spetterà al legislatore scegliere la strada più idonea per regalare al mercato (utenti) un avvocato con qualità sempre maggiore”.
Nello specifico la manifestazione a Catania, dopo la giornata di benvenuto del 20 ottobre, entrerà nel vivo, venerdì 21 ottobre, con la prima sessione dei lavori dedicata al tema della legalità, presso il Teatro Sangiorgi. “Un popolo che rinneghi i valori della Legalità, condanna se stesso al declino socio-economico” recita lo slogan della giornata. I lavori sottolineeranno come, nel nostro Paese, il rispetto delle regole giuridiche e morali da tempo attraversa una forte crisi. Questo, oltre a costituire una zavorra per lo sviluppo economico, sociale e civile, mina anche la semplice convivenza tra cittadini, per di più generando uno stato di insicurezza e di continua emergenza. Inoltre, il deficit di legalità rappresenta la causa principale dell’eccessivo ricorso alla Giustizia, ed alimenta un contenzioso molto maggiore rispetto agli altri paesi europei, generando inefficienze in un fondamentale servizio pubblico. Da questa premessa discende che nessuna riforma potrà essere in grado di risolvere compiutamente il problema se a questa non si accompagnerà un recupero dei valori giuridici e morali fondanti di una qualsivoglia società civile. Alla giornata intervengono: Guido Alpa, Gaetano Armao, Ivan Lo Bello, Enzo Bianco, Giuseppe Maria Berruti, Stefania Ciocchetti, Alfio Finocchiaro, Giampiero D’Alia, Giovanni Pellegrino, Gaetano Quagliariello, Ettore Randazzo, Giulio Maria Salerno, Armando Spataro, Francesco Viola, Modera Rosanna Cancellieri (RAI).
Alle ore 15:30 la seconda sessione dei lavori: “Un Paese senza una Giustizia efficiente, genera maggiore illegalità ed insicurezza”. Questa sessione pomeridiana dedicata al rapporto tra la cultura della legalità ed il servizio giustizia porrà l’accento sulla crisi delle regole ha implicato la crescita della domanda giurisdizionale, con la conseguente impossibilità per i Tribunali di smaltire le pendenze in tempi ragionevoli. Questo incremento anomalo, inoltre, è stato ed è fronteggiato sottraendo progressivamente spazi al processo e nel processo, senza concreti effetti pratici. L’Avvocatura, ritenendo di essere soggetto essenziale della giurisdizione, chiede oggi di essere maggiormente coinvolta sia nelle scelte organizzative e valutative del sistema giudiziario che nel percorso di autentica realizzazione del “giusto processo” all’interno della cornice democratica di uno Stato di diritto fondato sul principio di separazione dei poteri. Intervengono: Modestino Acone, Paola Balducci, Filippo Berselli, Antonella Bona, Francesco Capecci, Roberto Centaro, Michele Corradino, Donatella Ferranti, Silvia Giacomelli, Luigi Li Gotti, Enzo Musco, Luca Palamara, Mariano Sciacca. Modera Massimo Martinelli (Il Messaggero)
Sabato 22 Ottobre il convegno dal titolo “Un Paese senza una Avvocatura consapevolmente responsabile della propria funzione di cerniera tra Stato e Cittadino, si emargina dal progresso civile” dedicherà ampio spazio all’apporto dell’Avvocatura nel recupero dei valori della legalità e per una giurisdizione più efficiente. I Giovani Avvocati, pur non essendo responsabili della attuale condizione emergenziale in cui vive il Paese e – di riflesso – l’intera categoria, sentono il peso di una sfida che richiede un radicale ripensamento degli standard qualitativi e morali necessari per l’esercizio di una professione forense autenticamente orientata in una prospettiva europea. È compito dei giovani, inoltre, credere in un nuovo modello di governance della categoria, che consenta di vincere questa impegnativa sfida, ed in una nuova idea di rappresentanza, che riaffermi nella opinione pubblica il ruolo di una Avvocatura indipendente e necessaria cerniera tra cittadino ed istituzioni. Intervengono: Alberto Bagnoli, Guido Calvi, Maurizio De Tilla, Nino Lo Presti, Luigi Lusi, Maurizio Magnano di San Lio, Erminia Mazzoni, Renzo Menoni, Andrea Orlando, Filiberto Palumbo, Ester Perifano, Milena Pini, Giuseppe Sileci, Valerio Spigarelli, Salvatore Torrisi, Carlo Vermiglio. Modera Giovanni Negri (Il Sole24Ore). Alle ore 15.30 si procederà alla discussione e approvazioni di modifiche statutarie a cui seguirà un focus previdenziale dal titolo “Il patto tra le generazioni: passato, presente, futuro”.
Domenica 23 Ottobre si terrà la sessione finale, sempre presso il Teatro Sangiorgi con la relazione di sintesi del presidente Aiga, l’approvazione delle mozioni, la presentazione delle candidature alla Presidenza Aiga 2011-2014, elezione del presidente e proclamazione del Presidente e del Consiglio Direttivo nazionale.