CITTA’ DI ATRIPALDA 1
SANSEVERINESE 1
Città di Atripalda: Caruccio 6, Tancredi 5, Sicignano 6.5, Mesisca 6, Tirri 6.5, Galliano 6.5, Vecchione 6, Raffone 5.5 (39’ s.t. Simone 6), D’Acierno 6.5, Saviano 6.5, Vacca 5.5 (35’ s.t. Rupa s.v.).
A disp.: Imparato, Modesto, Guarino, Ambrosio, De Stefano.
Allenatore: Montanile 6.
Sanseverinese: Carotenuto 6, Balzano 6, Del Gaizo 6 (17’ s.t. Citro 5.5), Avallone 6.5, D’Amico 6.5, D’Elia 6.5, Liotto 5 (6’ s.t. Caliano 5.5), Della Marca 6.5, Belcore 5, Cipolletta 6.5 (12’ s.t. Zambrano 5), Ferullo 6.
A disp.: Cesarano, Toma, Granozi, Marigliano.
Allenatore: Cerminara 6.
Arbitro: Carrione di Castellammare di Stabia 5.5.
Assistenti: Cristiano e Romano di Frattamaggiore
Marcatori: 35’ s.t. Avallone (S), 43’ s.t. Saviano rig. (CA).
Ammoniti: Galliano, Sicignano, Raffone, Mesisca (CA), Ferullo, Avallone (S).
Espulsi: Zambrano al 42’ s.t. per fallo da ultimo uomo.
Note: presenti sugli spalti 200 spettatori circa.
Cronaca
Il cuore e il carattere del Città di Atripalda stoppano la corsa della Sanseverinese che ha visto sfumare nei minuti finali la possibilità di raggiungere momentaneamente la vetta solitaria. Gara non bella fatta prevalentemente dagli ospiti che non hanno capitalizzato le due ghiotte occasioni costruite nel primo tempo. I padroni di casa, dopo un avvio a spron battuto, hanno agito prevalentemente di rimessa sopperendo alla maggiore caratura dell’avversario mettendo in campo una buona dose di intensità. Biancoverdi con l’undici annunciato: Vacca non è al meglio ma gioca ugualmente insieme a Saviano alle spalle del 18enne D’Acierno. Cerminara si affida a Belcore come unica punta supportato al centro da Della Marca e sugli esterni da capitan Cipolletta e dal giovane Liotto. Ad Avallone il compito di imbastire la manovra in cabina di regia. L’inizio dei padroni di casa è incoraggiante: al 6’ Saviano è lanciato dalle retrovie ma appena entrato in area conclude debolmente con Carotenuto che sventa la minaccia a terra in due tempi. Gli uomini di Montanile provano a fare la partita ma il centrocampo offre poco filtro per cui ci si affida alle giocate sulle fasce del duo Saviano-Vacca. La pressione iniziale sabatina svanisce col passare dei minuti lasciando spazio alla Sanseverinese fino a quel momento abile a giocare di rimessa. Il primo segnale dell’incombente predominio territoriale ospite arriva al 16’: dalla destra Balzano pesca in area Cipolletta che indisturbato sotto misura impatta di testa ma spedisce clamorosamente a lato. L’estroso capitano della formazione di Cerminara si ripete al 23’ quando spara alto a porta vuota all’altezza del dischetto dopo che Caruccio, disturbato da Tirri, si era fatto sfuggire il pallone in presa alta. Il Città di Atripalda non riesce a riorganizzarsi e soffre il gioco irnino che ha in Avallone la sua fonte. Nella ripresa calano i ritmi e soprattutto Cipolletta e soci non confermano il trend del primo tempo. Anzi sono proprio gli uomini di Montanile ad andare vicini al vantaggio con una rapida ripartenza al 9’: D’Acierno riceve palla a metà campo e premia l’inserimento di Vacca che entra in area ma esita troppo concludendo malamente. Gli ospiti si limitano a gestire la gara: Belcore, poco assistito dai compagni, non è in giornata. La partita scorre via senza emozioni e sembra indirizzarsi vero lo 0-0 quando Avallone a dieci minuti dalla fine pesca il jolly dai 25 metri indovinando l’angolo alla sinistra di Caruccio vanamente proteso in tuffo. Doccia fredda per i biancoverdi fiaccati nel morale e ad un passo dalla crisi profonda. La Sanseverinese vede il traguardo vicino ma non ha fato i conti con l’orgoglio sfoderato dagli avversari a tre minuti dalla fine: il neo entrato Simone protegge palla al limite e serve in area D’Acierno che a tu per tu con Carotenuto viene messo giù da Zambrano. Espulsione per il giovane difensore e calcio di rigore della cui battuta si incarica Saviano che salva i suoi. Nulla da fare per Carotenuto che per poco non era riuscito ad evitare la prima rete stagionale subita dalla sua squadra. Il pareggio riporta il sorriso in riva al Sabato mentre sa di beffa per gli uomini di Cerminara.