In quel di Piacenza è andata in scena la Granfondo Internazionale Colnago. La gara, valida come ultima prova del campionato Prestigio 2011, non poteva non vedere la partecipazione del Circolo Amatori della Bici di Atripalda con: Amatucci, De Cicco, De Vito e Visconti.
I 4000 partecipanti hanno dovuto scollinare salite quali Caldarola 16 Km, pendenze 12% – Santa Barbara 19 Km, pendenze 15%, Passo Cerro 10 Km pendenze 9% e Passo Bagnolo pendenze 14% per un totale di 2700 mt. di dislivello in 256 km!
Questa gara rappresentava per la truppa irpina in Emilia l’ultima schance per poter conquistare il terzo brevetto Prestigio dell’anno 2011. Infatti mentre Amatucci e De vito, dopo la Gf Damiano Cunego avevano raggiunto il punteggio sufficiente a vestire lo scudetto tricolore nella prossima stagione, Antonio De Cicco, infortunatosi, non ha potuto chiudere l’ultima gara e doveva dare tutto in questa ultima granfondo.
A dare man forte al ciclista atripaldese De Cicco è giunto in terra padana anche Gerardo Visconti, vera sorpresa dell’annata 2011. Il tenace e grintoso Visconti ha infatti portato a termine anche lui questa ennesima ed impegnativa Granfondo, dimostrando, al suo primo anno di iscrizione al Circolo di essere un valido e forte cicloamatore.
A dare ancora più importanza all’impresa dei nostri cicloamatori bisogna sottolineare che a causa delle pessime condizioni atmosferiche (pioggia copiosa ed incessante su tutto il percorso) molti, anzi moltissimi ciclisti hanno optato per i percorsi breve (70Km) e medio (125Km), e solo 350 atleti circa (su 4000) hanno portato a termine il percorso lungo; ovviamente tra i 300 c’erano i portacolori del Circolo Amatori della Bici di Atripalda, menzionati a gran voce dallo speaker della manifestazione.
Mentre De Cicco saliva sul podio della premiazione insieme agli altri due gia prestigiosi Amatucci e De Vito, si leggevano negli occhi dell’atripaldese tutta la gioia per il sospirato traguardo. La divisa intrisa di pioggia e sudore era quasi l’emblema e il riassunto delle mille fatiche che la nostra piccola truppa giallo-blu ha dovuto superare per compiere i quasi 2000 km in bici e poter conquistare il fatidico brevetto.
Bisogna sapere che dietro questo risultato non c’è solo l’aver partecipato e concluso una decina di super-gare, ma tutto lo sforzo da parte di persone che normalmente durante la settimana si svegliano di buon ora per andare a svolgere il proprio lavoro e solo durante il week end danno sfogo alla propria passione a due ruote.
Nei volti dei tre alfieri della squadra del presidente Alvino si leggono tutti i sacrifici di una stagione ma anche la soddisfazione di aver compiuto qualcosa per cui l’intera squadra atripaldese sarà eternamente grata. Questi sentimenti non sono comuni nello sport, soprattutto quello ad altissimi livelli, ma è la marcia in più che i ciloamatori hanno rispetto all’esasperazione dell’agonismo a tutti i costi!