ECLANESE 2
CITTA’ DI ATRIPALDA 1
Eclanese: Cocchiarella 6, Mustone D. 6.5, Sanseverino 6, Sarubbo 6.5, Scaringi 6, Mustone L. 6.5, Ruggiero G. 6.5 (37’ s.t. Cappuccio s.v.), Noviello 6.5, Ruggiero S. 6 (20’ s.t. Borriello 6), Santini 6, Graziano 6 (30’ s.t. Penta s.v.),
A disp.: Gubitoso, Speranza, Zaccaria, Di Pietro.
Allenatore: Cappuccio 6.5.
Città di Atripalda: Caruccio 6, Tancredi 6, Sicignano 5.5, Mesisca 5.5, Galliano 5.5, Stompanato 5, De Turris 4.5 (10’ s.t. Rupa 6), Vecchione 5, De Stefano 5.5 (20’ s.t. Vacca 5), Saviano 6.5, Cerullo 5.5 (37’ s.t. D’Acierno s.v.).
A disp.: Imparato, Modesto, Ambrosio, Barletta.
Allenatore: Montanile 6.
Arbitro: Cardone di Agropoli 4.
Assistenti: Di Muoio di Agropoli e Falcone di Salerno.
Marcatori: 32’ p.t. Ruggiero S. (E), 48’ p.t. Saviano rig. (CA), 20’ s.t. Ruggiero G. rig. (E)
Ammoniti: Stompanato, Mesisca, Vecchione (CA), Graziano, Noviello (E).
Espulso: Galliano (CA) al 49’ p.t. per doppia ammonizione.
Note: presenti sugli spalti 300 spettatori di cui oltre 50 ospiti.
Cronaca
Va all’Eclanese il derby irpino della prima giornata del girone B del campionato di Eccellenza. Gli uomini di Cappuccio hanno avuto la meglio sul Città di Atripalda in un match deciso dagli episodi. Sulla gara del “Nuovo Lando D’Elia pesano come un macigno alcune decisioni arbitrali che hanno lasciato l’amaro in bocca in casa biancoverde. Alla fine forse il pari avrebbe rispecchiato meglio l’andamento del match. Il grande assente della sfida è Di Rienzo: Cappuccio in avanti si affida a Ruggiero S. supportato da Santini in un 4-4-1-1 compatto. Tra le fila degli ospiti Vacca non è ancora al top e Montanile nel 4-3-2-1 gli preferisce De Turris che insieme a Saviano sugli esterni ha licenza di offendere a sostegno dell’unica punta De Stefano.Per il resto confermata la formazione annunciata. Prima del fischio d’inizio messaggio augurale del patron gialloblu Ettore Sirignano rivolto ai cugini atripaldesi che arricchisce di ulteriore fair-play la cornice di una gara tanto attesa. Nei primi minuti le squadre si studiano. I padroni di casa sono più intraprendenti mostrando una sterile supremazia territoriale. La formazione biancoverde ha un approccio timido alla gara e si affida alle giocate di Saviano per tentare di ripartire. Per il primo sussulto bisogna attendere la mezz’ora e lo regala Santini: il fantasista ex Torrecuso entra in area dal vertice destro, si accentra ma il suo sinistro è neutralizzato in angolo da un attento Caruccio. E’ il preludio al gol che arriva due minuti dopo: a rendersi protagonista è ancora il trequartista sannita che dalla sinistra pesca Sebastiano Ruggiero il quale, lasciato colpevolmente libero di concludere, batte l’estremo difensore atripaldese sul primo palo. L’ex centravanti del San Vitaliano sfodera tutta la sua rabbia nell’esultanza andando a polemizzare sotto la tribuna dopo le critiche ricevute nelle ultime settimane. Lo svantaggio è un duro colpo per il Città di Atripalda che prova a riorganizzarsi con scarsi risultati: De Stefano è isolato in avanti e il centrocampo non riesce a fare da filtro. Nei quattro minuti di recupero accade di tutto. La punizione dai 20 metri di Saviano viene deviata da Graziano in barriera con la mano: il signor Cardone assegna la massima punizione che lo stesso Saviano trasforma con freddezza. Neanche il tempo di esultare che gli uomini di Montanile restano in dieci: Galliano si becca il secondo giallo intercettando la palla con il braccio e finisce anzitempo negli spogliatoi. Nella ripresa gli ospiti si presentano in campo con una difesa stravolta: Sicignano fa il centrale con Stompanato, Tancredi passa a sinistra e Cerullo arretra sulla fascia destra. Al quarto d’ora il direttore di gara lascia correre su una trattenuta netta in area atripaldese ai danni di Graziano scatenando le proteste locali, subito sopite, però, cinque minuti dopo dall’assegnazione di un penalty questa volta per fallo assai dubbio. Diatriba tra le fila gialloblu per la scelta del tiratore: ancora protagonista Sebastiano Ruggiero che dopo essere stato costretto a cedere il pallone abbandona il campo macchiando doppiamente la sua prestazione. A fine gara dura presa di posizione della dirigenza eclanese intenzionata a privarsi del capriccioso attaccante. Dal dischetto realizza Gennaro Ruggiero con un tiro perfetto all’incrocio. E’ l’ultima emozione della gara che i biancoverdi non riescono a riequilibrare a causa dell’inferiorità numerica.