Bella serata al Partenio-Lombardi, dove questa sera i biancoverdi si sono presentati ai tifosi. Sotto la curva sud, la dirigenza, lo staff tecnico e l’intera rosa dei calciatori dell’Avellino hanno salutato i circa seicento supporters, che non hanno mai smesso di inneggiare ai propri beniamini durante l’intera durata della presentazione ufficiale. Che, bisogna dirlo, è stata sobria, asciutta e veloce, anche perchè tutti i calciatori erano già in tenuta da gioco, pronti per esibirsi nell’amichevole con i ragazzi della Berretti.
Il test è stato voluto da Bucaro proprio in notturna, in previsione dell’esordio dell’Avellino in campionato contro il Foligno , che avverrà nel posticipo di lunedi sera al Partenio-Lombardi. Il tecnico siciliano, che può contare su una rosa ridondante, ma anche consistente sul piano della qualità, ha schierato nella prima frazione di gara il seguente undici:
Fumagalli, Calvarese, Porcaro, Cardinale, De Gol; a centrocampo il trio composto da D’Angelo, Correa e Millesi. In avanti Falzerano, Zigoni e Lasagna. Sin dalle prime battute di gioco si è notato che in fase offensiva veniva cercato (forse su indicazione del mister) l’ultimo arrivato, Gianamarco Zigoni. Ma l’ex milanista, essendo arrivato appena un giorno fa, giocoforza è apparso non sempre in sintonia con i nuovi compagni. Il risultato è stato sbloccato al 18′ da Correa, che con una punizione magistrale dai 24 metri ha fatto secco il portiere della Berretti, mandando la palla a depositarsi nell’angolo alto alla sinistra dell’estremo difensore. Sei minuti dopo, c’è stato il raddoppio, per opera di Falzerano che ha messo in rete un passaggio filtrante dalla sinistra di Lasagna, che a sua volta era stato imbeccato sulla fascia da capitan Millesi. Al 30′ Zigoni è stato rilevato da De Angelis. Al 34′ e 35′ altri due gol per i titolari, realizzati da Porcaro, con un bel rasoterra, in seguito ad un calcio d’angolo; e da Falzerano che ha fatto secco con un bel destro il portiere della Berretti, dopo aver ricevuto un ottimo assist da capitan Millesi. Con un poker, quindi, si è concluso il primo tempo (durato 40′), nel corso del quale hanno brillato particolarmente i calciatori di maggior tasso tecnico, vale a dire Correa, Millesi e Falzerano che ha siglato una doppietta.
La seconda parte ha visto questi protagonisti:
Pettinari, Zappacosta, Perrino, Labriola, Stigliano, in difesa; al centro del campo hanno giostrato Justino, Citro e Malaccari; in avanti Herrera, De Angelis (centralmente; poi sostituito da Ercolano al 10′) e Thiam (sostituito da Maiorano al 30′). Da dire subito che questa seconda parte è piaciuta di piu’ ai tifosi, anche perchè in campo c’erano (se si esclude Ercolano) tutti giovani di belle speranze, con un’età media di poco superiore ai vent’anni. Molto spettacolari alcune giocate della coppia di esterni Herrera e Thiam, autori di assist e di gol di ottima fattura; anche se il piu’ bello di tutti lo ha messo a segno De Angelis al 6, con una grande semirovesciata al volo, proprio su assist di Herrera. All’8′ Thiam ha portato a sei le marcature dell’Avellino, a seguito di una penetrazione in area, dopo che si era accentrato dalla sinistra, piazzando un bel rasoterra di destro che ha preso il palo interno e si è insaccato. Al 16′ e 19′ Herrera e Thiam si scambiano i favori: prima il panamense offre all’ex esterno dell’Inter il gol numero sette; successivamente è Thiam che mette una bella palla per Herrera che porta ad otto le marcature complessive. Al 24′ nono ed ultimo gol della serata. C’è gloria anche per Ercolano che raccoglie e deposita nel sacco un pallone clamorosamente respinto dalla traversa su un bolide dai 25 metri di Stigliano (veramente spettacolare).
In questa seconda parte, che ha offerto spunti davvero molto interessanti (che sicuramente metteranno in forte imbarazzo mister Bucaro che dovrà operare scelte complicate, per la forte concorrenza che c’è in diversi ruoli), hanno posto la propria candidatura, almeno nei diciotto per la distinta di lunedi sera: Zappacosta (grande corsa sull’out di destra e notevole dinamismo) e Stigliano (che ci ha favorevolmente impressionato per le notevoli capacità tecniche ma anche balistiche, con quel mancino che potrebbe essere mortifero dalla distanza); a centrocampo è salito in cattedra Enrico Citro (personalità da vendere e grande sagacia tattica); in avanti hanno brillato le stelline dei due extracomunitari Herrera e Thiam: 19enni che sanno dare veramente del tu alla palla e che promettono di scombussolare, e non poco, i piani (e le preferenze) di mister Bucaro. Il quale certamente non può che essere soddisfatto del materiale tecnico ed umano che De Vito è riuscito a portare ad Avellino.
Le promesse (in tutti i sensi) sono buone e le premesse ci sono per affrontare un campionato che è comunque un’incognita (in quanto non si conosce la reale entità tecnica delle avversarie dei Lupi).
In ogni caso, cosi a naso, si può ragionevolmente pensare che quest’Avellino, sbarazzino ed al contempo voglioso di gloria, potrebbe raggiungere, forse anche senza molti affanni, il proprio obbiettivo: un campionato tranquillo, di consolidamento della categoria e, magari, di valorizzazione dei tanti giovani arrivati in biancoverde.
E dopo due anni di amarezze e sofferenze, non ci pare una cosa da poco.
Rino Scioscia