Nuovo importante impegno per il coro del Teatro “Carlo Gesualdo”, che domani si esibirà in diretta televisiva su Rai Uno. Dalla suggestiva piazza inferiore della Basilica di Assisi, andrà in onda in prima serata la nona edizione del concerto “Nel Nome del Cuore”, lo show condotto da Carlo Conti, che vedrà le voci bianche del Gesualdo sul palco con Raf, Renato Zero, Roberto Vecchioni, Nek e Noemi assieme per una causa benefica, un progetto di solidarietà dedicato ai bambini del Burundi e dello Sri Lanka.
Settanta giovani talenti del teatro, diretti dal maestro Cinzia Camillo, saranno sul palco per l’intera durata della trasmissione, mentre in scena si alterneranno le voci più famose della canzone italiana. Numerosi i successi ed i riconoscimenti già incassati dal laboratorio di canto corale del Gesualdo dal 2005 ad oggi. Centinaia di bambini si sono alternati sulle tavole del Comunale, e non solo, in progetti culturali e spettacoli che hanno assicurato al Coro del Gesualdo un posto di primo piano nello scenario nazionale.
L’appuntamento di domani sarà una prova importante per i due cori che eseguiranno a più voci il brano “Fratello Sole Sorella Luna”, con originali arrangiamenti musicali, che regaleranno al pubblico una versione nuova e speciale. Ai bambini è stato affidato il compito di cantare la sigla finale della trasmissione, ma per la durata dell’intero spettacolo saranno protagonisti sul palcoscenico.
Il ricavato della serata – durante la quale sarà possibile per il pubblico da casa inviare un sms solidale – verrà devoluto a tre progetti benefici a favore di alcune comunità tra le più povere del pianeta: nel Burundi sarà potenziato l’ospedale di Mutoyi nella provincia di Gitega, struttura che ha un’utenza di oltre 200.000 persone; nello Sri Lanka verranno sostenute le popolazione degli sfollati interni, tornati a casa dopo 30 anni di guerra fratricida, donate cento biciclette a bambini poveri per raggiungere le scuole lontane dalle loro case e ricostruite quaranta case in diverse regioni colpite dalle inondazioni. Saranno aiutati in egual modo tutti i gruppi etnici presenti nel Paese e i membri delle diverse confessioni religiose (cristiani, buddisti, indù e musulmani). Quest’anno il progetto prevede anche la realizzazione di una casa di formazione giovanile “Casa di accoglienza San Francesco” nello Sri Lanka.