AVELLINO – Anche un pezzo d’Irpinia tra i finalisti del premio di poesia più prestigioso d’Italia, il Viareggio-Repaci. Nella rosa dei finalisti della sezione poesia del 2011, da cui sarà scelto il vincitore, c’è anche Domenico Cipriano e il suo poemetto “Novembre” (Transeuropa edizioni). “Novembre” è un libro che parla del sisma dell’80, dell’Irpinia, della sua gente, di ricordi, di ricostruzione, di futuro. Un poemetto che si avvale della prefazione del Prof. Antonio La Penna, che così scrive: “I numeri dei versi corrispondono a un jeu de chiffres: le strofe sono 23, perché la data del terremoto è il 23 novembre; ciascuna strofa è di 7 versi e il prologo è di 34, perché il terremoto scoppiò alle 7 e 34; l’introduzione poetica è di 11 versi, perché novembre è l’undicesimo mese dell’anno. Credo che sia ben difficile trovare, nella poesia di oggiAggiungi un appuntamento per oggi, qualche cosa di analogo o affine. Senza avviarci in una ricerca di esito incerto, diciamo che l’architettura è una traccia paradossale del terremoto, che di architetture ne ha distrutte moltissime”. La scrittura ha un difficile compito se si incarica di unire la riva del passato con quella del futuro, e la poesia può tentare di sanare le ferite nonché cercare di legare il tessuto antropologico-culturale tra le generazioni – come in più occasioni ha sostenuto l’autore.