AVELLINO – E’ l’ultimo “giorno di scuola” per questa splendida Scandone 2010\2011 che mercoledì ha visto chiudersi, al palaVerde di Treviso, una stagione magica ed emozionante. Il condottiero di questa squadra, Frank Vitucci ha voluto fare un bilancio finale di una stagione che resterà tra i ricordi più indelebili di tutti i supporters bianco verdi: una stagione da veri lupi. “Ho chiesto questa conferenza perché giustamente mi sembrava fosse il caso di chiudere salutandoci reciprocamente. – esordisce il coach veneziano – Il mio commento sulla stagione è, ovviamente estremamente positivo: una stagione indimenticabile per molti aspetti, con vittorie importanti in situazioni difficili. In questi 10 mesi non ci siamo mai allenati con il roster al completo questo è quanto meno paradossale. Una squadra che ha dato una grande prova di tenacia: credo che i riconoscimenti di chi ci è stato vicino e si è identificato nel lavoro di questi ragazzi derivino soprattutto dalla capacità che hanno avuto questi giocatori di dare tutto quello che potevano in campo, sia per raggiungere i loro obiettivi sportivi e sia per regalare a chi li ha seguiti grosse emozioni. Mi preme ringraziare tutte le componenti che hanno permesso questo quinto posto finale che da un grande lustro a questa città:dai giocatori, gli attori principali, allo staff tecnico: De Gennaro, Zorzi e Barnabà oltre a tutti quelli che collaborano giornalmente, a chi lavora negli uffici e in segreteria. Ognuno ci ha messo del suo e nelle difficoltà ci siamo anche divertiti e ho visto tutte le persone fare le cose con estremo entusiasmo e grande partecipazione. Questa è una cosa che rimane nel tempo ed è una cosa fondamentale. Voglio ringraziare anche le istituzioni che ci sono state vicine, chi si è fatto avanti ad un certo punto della stagione e anche chi mi ha portato qui ovvero Luigi Ercolino e Antonello Nevola. Loro mi hanno dato una grande opportunità che penso di essermi giocato abbastanza bene, anche grazie allo sforzo di tutti.”
“Stagione fantastica, ma c’è qualche rammarico?E’ prematuro parlare ora di futuro?”
“Il rammarico non è molto perché abbiamo fatto molto bene e non è detto che al completo avremmo fatto lo stesso o meglio. Sicuramente nella serie play off abbiamo sentito l’assenza di Troutman, cosa che nel campionato è successo poche volte. In tutte le partite almeno uno o due giocatori erano sempre assenti, ma a rotazione abbiamo sempre trovato qualcuno che dava qualcosa in più in ogni partita. Per il futuro ne stiamo parlando. Il problema non è contrattuale; l’importante è capire gli obiettivi della società che, sicuramente, proseguirà il suo cammino per il futuro grazie a chi si è avvicinato a stagione in corso, e grazie alla presenza dell’avvocato Preziosi. Bisogna valutare un po’ di cose ma sono ottimista per quello che mi riguarda anche se ci sarà da ricalibrare molto.” “Potrebbe influire sulla sua scelta la componente emozionale, quello che ha vissuto ad Avellino in questa stagione?”
“Sicuramente sarà difficile vivere determinate cose come quella vissute qui. Però sono anche consapevole che lo sport ha poca memoria in generale; sicuramente un ambiente come questo può anche capire che gli obiettivi devono essere ridimensionati. Anche in un anno fantastico come questo abbiamo avuto comunque qualche curva dura da girare, qualche passaggio non facile. Questa piazza può aiutare ad ottenere qualche risultato fuori dalle righe: qui ci sono dei picchi emozionali che sbalzano molto, ma generalmente questo è un ambiente appassionato di pallacanestro, che vuole viverne tutte le sfaccettature. Quest’anno è stato sicuramente un vantaggio per noi, ma forse in altre realtà non sarebbe stato così.”
“Se la società, per l’anno prossimo volesse l’obiettivo della salvezza Vitucci cosa farà?”
“Quest’anno la squadra era tarata per il raggiungimento delle Final 8 e dei play off. Adesso ritarare tutto significa avere una consapevolezza chiara e capire che si potrebbe affrontare un campionato in cui ci si salva alla fine o si soffre per tanto tempo. Io come allenatore deve essere in grado di gestire una situazione diversa, ma anche tutte le altre componenti devono immedesimarsi in questa situazione. Ora c’è bisogno di staccare, poi verso fine settimana si farà il punto della situazione e speriamo di trovare a breve il punto d’incontro.”
“Qual è stata la firma di Viutcci su quest’annata di Avellino?”
“Sapevo che per me era una stagione importante, quindi ho cercato di mettere molta attenzione, in primis, sulla costruzione della squadra, di capire con chi avevamo a che fare dal punto di vista delle persone. Poi ho provato a far capire a tutti di lavorare non come dieci persone ma come una squadra, c’era una coesione tecnica da cercare e hanno sempre saputo che tutte le mie scelte erano fatte in funzione della squadra. Il fatto di aver vinto le partite con assenze di rilievo ha fatto sentire tutti importanti ma nessuno indispensabile.”
“Quali giocatori possono far comodo all’Air per l’anno prossimo?”
“Bisogna capire che loro motivazioni hanno ma, ovviamente e banalmente trattenere Omar Thomas sarà difficile ed è comprensibile che voglia fare un passo avanti per la sua carriera. Sono situazioni diverse per ognuno; io so che tutti si sono trovati bene ma poi ci sono gli aspetti contrattuali, il nuovo budget, e magari qualcuno potrebbe avere richieste troppo elevate e bisogna capire dove risparmiare. Sicuramente riuscire a mantenere un’ossatura di quanto visto quest’anno sarebbe ottimo: significa partire con un certo vantaggio e una certa struttura, ma questo è un discorso da allenatore.”
“Al 99% siamo nei preliminari di Eurocup: se fosse ancora su questa panchina lei cosa deciderà di fare con la partecipazione alla coppa?”
“A me come allenatore piace molto, ma so anche che la coppa è un impegno gravoso che si rischia di pagare molto se la struttura societaria non è pronta. Se si vuole fare in modo competitivo allora ha un senso, altrimenti diventa un bagno di sangue sia economico che fisico.”
Avellino 27