AVELLINO – La si chiama l’art du déplacement, la si definisce disciplina metropolitana, meglio conosciuta come Parkour. Per capire cosa sia questa disciplina si deve , innanzitutto , pensare alla differenza che c’è tra quello che è utile e quello che non è utile in eventuali situazioni di emergenza. E’ l’insieme dei salti e dei movimenti che ti consente di poter scappare da una persona, o più in generale, da un pericolo. Solo allora potremmo capire ciò che è parkour e ciò che non lo è. Prima di essere uno sport,è una disciplina profonda ed impegnativa e nel medesimo tempo uno stile di vita, applicazione sociale. I valori che ne derivano sono importanti per insegnare ai giovani il rispetto per se stessi e la conoscenza dei propri limiti per poter affrontare i piccoli grandi ostacoli che la vita pone davanti al cammino proprio di ogni essere umano. E’ la presa di coscienza di non avere limiti, o di poterli superare, niente ti può fermare. Disciplina sicuramente non basata sull’estetica dei movimenti, che devono essere semplici ed efficienti ma che possono divenire stupendi grazie alla fluidità e all’armonia del traceur (creatore di percorso) nell’ambiente circostante. Quest’ultimo fattore , infatti, è in grado d’insegnare tutto quello di cui si ha bisogno per muoversi in esso e rispettare il proprio corpo. L’ascolto dei segnali che ne derivano da esso diviene fondamentale, l’interpretazione delle proprie sensazioni, l’esperienza diretta sono la formazione base di ciascun individuo che si approccia a questa disciplina. Un dicta fondamentale del Parkour è :”Se hai paura di cadere,cadi perché hai paura , tutto è una scelta”. E se è vero che tutto si sceglie nella vita, è pur vero che tutto non avviene a caso. Dopo l’inizio della pratica di questo sport, quel tutto s’inizia ad analizzare in maniera diversa, perché ciò che nella vita chiamiamo ostacolo,problema, lo si chiamerà molto più semplicemente superamento o appoggio. E’ un cammino arduo perché porta alla conoscenza del proprio ego, e chissà quanti rifuggono da esso ogni giorno. E’ libertà di essere al di là di uno stereotipo, è conoscenza sentita nel sentire di sé e dell’ambiente circostante. Sicuramente sport non adatto a quanti antepongono l’apparire nella vita di ogni giorno. Il 26 maggio 2011 l’A.I.C.S. promuove la giornata del Parkour presso la Villa Comunale del comune di Avellino , dalle h 09.00 alle h 19.00. Un percorso che vedrà impegnati i traceurs (creatori di percorso) di Avellino, Benevento, Roma .Un’occasione da non perdere per verificare la giusta prospettiva e gli ideali di questa disciplina . Un’occasione unica per quanti vogliono raggiungere la padronanza del proprio corpo e della propria mente . Una giornata da vivere tra allenamenti, dimostrazioni ed incontri di avviamento ad una corretta e sicura pratica della disciplina. Scegli tu se essere parte o no di questo percorso, ma fallo liberamente.