Di Giuseppe Luongo – La Fiat sta cercando davvero di bruciare le tappe, se solo qualche settimana fa eravamo sorpresi dal raggiungimento del 30% di quota del capitale Chrysler da parte del gruppo torinese, allora oggi dovremmo essere praticamente esterrefatti dal raggiunto accordo di casa Fiat che la vede arrampicarsi ulteriormente sul gruppo statunitense portandosi al 46% del capitale, per controllarlo definitivamente a Mr. Marchionne manca oramai soltanto un altro 5%. Come era già stato previsto quest’ultimo aumento di quota non è stato affatto ottenuto a buon mercato, per ampliare la sua quota del 16% la Fiat dovrà infatti sborsare 1.270 milioni di dollari, circa 871 milioni di euro al cambio attuale, questo denaro servirà in pratica a restituire i prestiti concessi dal governo negli scorsi anni. Stando alle ultime indiscrezioni la registrazione ufficiale delle quote azionarie appena acquisite a nome di Fiat potrebbe avvenire già entro il secondo trimestre di quest’anno e non molto tempo dopo potrebbe anche essere possibile l’ultima e definitiva scalata al 51% tanto ambito dal manager italo – canadese Sergio Marchionne. Ad ogni modo la Fiat avrà il via libera per accreditarsi il 46% del capitale di Chrysler solo dopo che avrà lanciato sul mercato statunitense la vettura, promessa a Obama, a basso impatto ambientale e costruita sulle stesse piattaforme di casa Fiat (leggasi Fiat 500 EV).